
Scivola nel vano del montacarichi mentre lo sta riparando e muore. Tragica fine ieri per Giuseppe Olmi, settantaquattrenne titolare dell’omonima fabbrica d’armi a Polaveno. A scoprirlo senza vita è stato il figlio, che non riusciva a contattarlo nonostante avesse appuntamento con lui. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri della stazione locale, intervenuti con i vigili del fuoco, l’anziano durante la pausa pranzo era rimasto a lavorare nella vecchia sede dell’azienda, in via Industriale 22.
Esperto di meccanica, specializzato in produzione di revolver e fornitore della Beretta, Olmi si era messo a riparare personalmente l’ascensore rotto. Non una novità, per un tuttofare. Si è calato nella tromba del montacarichi ma all’improvviso qualcosa è andato storto: l’imprenditore è scivolato nell’intercapedine aperta tra la cabina e il muro ed precipitato nel vuoto, senza appiglio alcuno. Ha fatto un volo di cinque-sei metri e l’impatto con il suolo non gli ha lasciato scampo. In quel frangente in fabbrica non c’era nessuno.
Ad accorgersi del dramma, poco dopo le 13, è stato appunto il figlio, il quale era d’accordo di incontrare il padre nella vecchia sede - la Giuseppe Olmi è in procinto di trasferirsi in uno spazio più ampio, e c’era da organizzare il trasloco - ma non riceveva risposta al telefono, né riusciva a farsi aprire. Impensierito, Olmi junior ha chiamato il fabbro. Ha messo piede in azienda, ed è stato uno choc.
B.Ras.