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Processo Caffaro: l’azienda inquina, ma i dirigenti non hanno responsabilità. Tutti assolti

Sentenza destinata a far discutere. Il gup del tribunale di Brescia sgrava gli imputati di ogni accusa: “Il fatto non sussiste”

Brescia, 11 giugno 2024 – Tutti assolti. È una sentenza destinata ad accendere le polemiche quella giunta oggi, martedì 11 giugno, in tribunale a Brescia sul caso Caffaro, azienda chimica da anni considerata fra le più importanti fonti di inquinamento in Lombardia.

La sede della Caffaro (Archivio)
La sede della Caffaro (Archivio)

Il giudice per le udienze preliminari Andrea Guerrerio, assolvendo tutti gli imputati che avevano scelto il rito abbreviato, ha specificato che la Caffaro ha inquinato e continua a farlo. Ma i tre dirigenti a processo; Marco Cappelletto, commissario straordinario di nomina governativa di Caffaro Snia, Alfiero Marinelli, procuratore speciale per la tutela ambientale della stessa azienda, e Roberto Moreni, commissario straordinario del Sin Caffaro, non hanno alcuna responsabilità in questo inquinamento.

Cappelletto e Marinelli erano accusati di inquinamento doloso, Moreni di inquinamento colposo. Accuse che sono cadute: “Il fatto non sussiste” ha stabilito il giudice.