Brescia, 8 ottobre 2024 – Confermata la legittimità del calendario venatorio lombardo: per il Tar di Milano, vanno bene date di chiusura e giornate integrative. Una vittoria che Federcaccia Lombardia definisce epocale (considerando i precedenti) rispetto al ricorso di Lav, Lac, Lipu, Lndc e Wwf, che contestava le date di apertura e di chiusura per la caccia ad alcune specie di uccelli e chiedeva anche la sospensione dei provvedimenti impugnati.
La sentenza
Il ricorso era stato in parte accolto con un decreto cautelare che ha bloccato l’inizio anticipato della caccia al 15 settembre, consentendola solo a partire dal 2 ottobre. Tuttavia, il Tar ha ritenuto infondati i principali motivi del ricorso, rigettando la richiesta di dichiarare incostituzionale la legge regionale sulla caccia e respingendo le critiche legate al numero di giornate aggiuntive di caccia e al limite di abbattimento di alcune specie.
“L’attività venatoria è praticamente coeva alla storia umana – spiegano i giudici - e sebbene abbia perso ormai il suo carattere originario di prevalente – se non addirittura esclusiva – fonte di sostentamento delle comunità, rappresenta una parte della tradizione sociale e culturale italiana, senza contare che la caccia persegue oggi una finalità non solo ricreativa ma anche di misura di conservazione del patrimonio animale”.
Un giorno in più
Tra le contestazioni, il giorno aggiuntivo di caccia da appostamento fisso ai turdidi nelle sole province di Bergamo e Brescia, su cui il Tar non ha ravvisato incongruenze: nelle precedenti stagioni di caccia, Ispra aveva già dato parere favorevole, per una giornata, visto il “decremento degli appostamenti fissi e contestuale calo dei cacciatori”.