FEDERICA PACELLA
Cronaca

Caos mensa, pochi docenti. Comuni preoccupati

Forse un errore, di certo una sorpresa che rischia, però, di costare cara ai Comuni e, a cascata, alle...

Filomena Bianco, neo dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale

Filomena Bianco, neo dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale

Forse un errore, di certo una sorpresa che rischia, però, di costare cara ai Comuni e, a cascata, alle famiglie. La vicenda riguarda un aspetto tecnico del mondo della scuola, ovvero il conteggio dei posti docenti in organico di diritto, che i dirigenti scolastici devono compilare entro il 28 febbraio. La dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Filomena Bianco, ha inviato alle scuole una nota, ma nel conteggio delle ore mensa della primaria (che da normativa va assegnato ai docenti per la vigilanza degli alunni) ha previsto soltanto tre giorni e i cinque giorni per le scuole a tempo pieno (40 ore). "Nella nostra provincia, però, la maggior parte delle scuole primarie – spiega Rosa Vitale, sindaco di Rodengo Saiano, che ha sollevato il caso con il Partito Democratico – sono organizzate su 5 giorni (con orario dal lunedì al venerdì) pur non essendo a tempo pieno e necessitano della vigilanza sui 5 giorni mensa". Da qui la solidarietà alle scuole, che si troveranno con un numero di docenti assegnati inferiore alle reali necessità, ma anche ai Comuni, che dovrebbero poi intervenire a fornire personale per l’assistenza durante i pasti in assenza dei docenti, facendo fronte ad una spesa non di poco conto. "Sarebbe un bel dramma. Abbiamo scritto all’Ufficio scolastico una lettera come sindaci, firmata in 18 in poche ore, perché sia tempestivamente integrata la nota inviata alle scuole col modello che rispecchi la richiesta di 5 giorni mensa, adeguando le esigenze di organico alla realtà delle scuole bresciane", spiega Vitale. In molti Comuni c’è fermento, perché è la prima volta che capita. F.P.