FEDERICA PACELLA
Cronaca

Carcere sovraffollato, la proposta di Brescia: misure alternative per pene inferiori ai 3 anni

La garante dei detenuti, Luisa Ravagnani,: “Servono azioni concrete con l’approvazione urgente di misure deflattive”

I volontari chiedono misure alternative per chi sta scontando pene minori

I volontari chiedono misure alternative per chi sta scontando pene minori

Brescia – In cinque anni di attività, la chiesa interna non l’ha praticamente mai vista perché inagibile, mentre l’ufficio del cappellano è usato da chiunque.

“Tutto è so

“Guardiamo alle condanne minori”

Brescia, la garante dei detenuti: “Servono azioni concrete con l’approvazione urgente di misure deflattive”

vraffollato, si fa quel che si può, il diritto di culto viene comunque garantito a tutti – racconta don Stefano Fontana, Cappellano della Casa Circondariale di Brescia Nerio Fischione -. La situazione è nota, direzione, polizia penitenziaria, educatori, volontari e cooperative fanno quello che possono, ma è chiaro che la struttura non consente di garantire la rieducazione, che dovrebbe essere l’obiettivo di tutti”. La collaborazione tra le realtà che ruotano attorno al carcere ha, comunque, un suo impatto, visto che, nonostante un sovraffollamento che pone il Fischione ai vertici tra le strutture italiane, non si registrano disordini che si vedono altrove.

Lo ha sottolineato anche la garante dei detenuti Luisa Ravagnani, a margine dell’incontro organizzato da Vol.Ca. (Volontariato in carcere) e Congrega della Carità Apostolica, ‘Visitare i carcerati’, aperto dai saluti istituzionali dell’assessore ai Servizi sociali Marco Fenaroli per il Comune di Brescia e da Franco Bossoni presidente della Congrega della Carità Apostolica. Ravagnani ha firmato l’appello, diffuso giovedì a livello nazionale, dei Garanti, che hanno indicato il 3 marzo come giornata di mobilitazione nazionale per tornare ad accendere i riflettori sul sovraffollamento, di cui i 14 suicidi da inizio anno sono una conseguenza.

“Sappiamo che il sovraffollamento delle carceri non interessa molto – commenta Ravagnani – se non nei quindici giorni d’estate in cui non ci sono altre notizie. Chiediamo seriamente iniziative per affrontare il problema”. Azioni concrete e immediate potrebbero essere l’approvazione urgente di misure deflattive per chi deve scontare meno di un anno di carcere, l’accesso alle misure alternative per chi sta scontando una pena o residuo di pena inferiore ai tre anni.

“Oggi a Brescia abbiamo un numero alto di educatori che non si vedeva da tempo. Chiaro che sono assegnati sulla base dei posti regolamentari, per cui si trovano comunque in difficoltà visto che i numeri reali di presenti sono altissimi – dice Ravagnani -. L’area sanitaria è sempre sotto pressione. Continuare a chiamarla emergenza significa che non possiamo fare niente”.