Castenedolo, 14 dicembre 2024 – La scintilla dell’indagine? Una trattativa fra due stranieri, organizzata in uno spazio pubblico, per la compravendita di alcuni profumi, imitazioni di marchi famosi.
Seguendo questa pista la Guardia di finanza di Brescia ha scoperto un locale utilizzato come magazzino per un totale di cinquemila boccette, tutte contenenti essenze contraffatte, marchiati con false griffe di case di alta profumeria.
Gli accertamenti
Tappa intermedia dell’indagine è stata la perquisizione del mezzo del venditore in cui, oltre a numerosi altri profumi “falsi d’autore”, sono state trovate le chiavi dell’ingresso di un capannone di Castenedolo. Nell’edificio, nascosto dietro un muro di cartongesso creato per eludere gli eventuali controlli, i militari hanno individuato uno spazio impiegato per lo stoccaggio di 5.000 profumi, tutti con segni distintivi contraffatti di note case di alta profumeria e numerosi codici a barre da applicare sui prodotti per simularne la genuinità.
Al termine dell'attività, il rivenditore è stato denunciato con l’accusa di commercio di prodotti con segni distintivi falsi e ricettazione.