BEATRICE RASPA
Cronaca

Cellino di nuovo indagato. Colpa di un maxi schermo

Dopo la buona notizia - la recente conferma dell’assoluzione in appello per la vicenda della presunta turbativa d’asta sottesa al...

Massimo Cellino stavolta finito sotto inchiesta per una presunta appropriazione indebita

Massimo Cellino stavolta finito sotto inchiesta per una presunta appropriazione indebita

Dopo la buona notizia - la recente conferma dell’assoluzione in appello per la vicenda della presunta turbativa d’asta sottesa al centro sportivo di Torbole Casaglia - ecco che arriva quella meno bella: una nuova indagine della procura a carico del patron del Brescia Calcio, Massimo Cellino, stavolta finito sotto inchiesta per una presunta appropriazione indebita relativa al mancato pagamento di un maxi schermo e di un generatore installati allo stadio Rigamonti. Il fascicolo, di cui è titolare la pm Marica Brucci, nasce dalla denuncia della società Italtelo che nel 2020 avrebbe fornito a una seconda società (Infront) i beni in questione, poi consegnati al Brescia Calcio. Stando all’ipotesi accusatoria, mentre per altre attrezzature sarebbe stato trovato un accordo, per il maxischermo e il generatore, tuttora in funzione, non sarebbe stato versato un euro di canone di noleggio. Il conto da pagare, riguardante la stagione 2021 e 2022, ammonterebbe a poco meno di centomila euro. Solo una settimana fa Cellino aveva festeggiato l’assoluzione confermata dalla Corte d’appello per le presunte irregolarità nell’acquisizione dell’area di Torbole Casaglia dove fu realizzato il centro sportivo del suo club.