FEDERICA PACELLA
Cronaca

Piccoli negozi, a Cerveno mamma Elisa Tosi scommette sulla bottega del borgo: “Mi dicono che è una follia”

Il 12 ottobre la festa d’inaugurazione della nuova vetrina. “Qui mancava un alimentari, ho pensato di portare un servizio”

Elisa Tosi, 35 anni

Elisa Tosi, 35 anni

Cerveno (Brescia) – Un sogno che si realizza, forse una follia come le ha detto qualcuno. Di sicuro una speranza per un’intera comunità che, da anni, non ha neanche un negozietto sotto casa dove andare a prendere il pane. A riportare un esercizio di vicinato a Cerveno (Brescia), comune della Val Camonica, dopo anni di assenza, è una giovane donna, Elisa Tosi, 35 anni, mamma da due, che il 12 ottobre aprirà le porte del suo negozio, “La bottega del borgo".

Un evento che fa notizia, se consideriamo che Cerveno è tra i comuni lombardi che, nell’elenco dell’osservatorio regionale sul commercio, è annoverato tra quelli con zero negozi di vicinato. Lo spopolamento degli ultimi anni, come in molti comuni delle valli, ha lasciato il segno anche sul tessuto commerciale, anche se Cerveno sta vivendo una fase, in realtà, positiva: diverse famiglie dei paesi limitrofi hanno ricominciato a frequentare il paese e ad acquistare casa, soprattutto per la presenza della scuola con il tempo pieno, che permette di conciliare i tempi della famiglia con quelli del lavoro.

“Qui si sta bene, non andrei mai a vivere in città”, racconta Tosi, che è originaria del vicino comune di Ono San Pietro. A Cerveno si è trasferita per amore. “L’apertura del negozio di alimentari è nata per caso. Io facevo tutt’altro prima, mi sono trovata senza lavoro – spiega – Qui manca un negozio di alimentari. Per la spesa ci sono strutture medie e grandi nei dintorni, ma per il fresco non c’è nulla. Il pane, ad esempio, bisogna acquistarlo e congelarlo, oppure farselo portare. Ho pensato, quindi, che potesse esser una buona idea provare a riportare una bottega in paese”.

Dall’idea alla realizzazione non è stato semplice. Tosi ha provato prima a cercare dei locali che fossero idonei ad accogliere un negozio di alimentari, in linea con tutte le norme, ma non c’era nulla che facesse al caso suo. Alla fine, la soluzione è arrivata a “chilometro zero“: il fienile di famiglia del compagno si è rivelato perfetto per realizzare la bottega del borgo. 

Dopo la ristrutturazione, dal 12 ottobre sarà operativo. “Tanti mi hanno detto che ero matta, che i negozi chiudono. Devo ringraziare la mia famiglia che mi ha incoraggiato e sostenuto. Non è facile: è come fare un salto nel vuoto. Ma ho fiducia che possa funzionare e portare un servizio che mancava”.