REDAZIONE BRESCIA

Chiara Lindl scomparsa nel lago d’Iseo e quel “buco” di mezz’ora tra la caduta in acqua e la richiesta di soccorso

Pisogne, erano in otto sulla barca, tra cui la sorella della turista dispersa e il figlio del proprietario, l’unico sobrio. Non si esclude che la 20enne possa aver battuto la testa prima di finire in acqua

Le ricerche della ragazza nel lago d'Iseo (Venezia)

Brescia, 3 settembre 2023 - Sono riprese questa mattina le ricerche di Chiara Lindl, la turista tedesca, 20 anni, scomparsa nel Lago di Iseo dopo essere caduta venerdì sera da una barca sulla quale si trovava assieme ad alcuni amici. Ieri sera a Pisogne, nel Bresciano, sono arrivati anche i genitori della 20enne. Man mano che si chiarisce la dinamica dell’accaduto emergono nuovi particolari, come quel “buco” di mezz’ora tra la caduta in acqua e la richiesta di soccorso al campeggio una volta sbarcati a terra. Chiara sarebbe finita nel lago alle 19,30 ma l’allarme è scattato solo intorno alle 20, quando la comitiva è rientrata a riva e si è recata al campeggio dove erano alloggiati. 

Le ricerche

Gli operatori dei comandi di Brescia e Bergamo stanno proseguendo con le ricerche di superficie. Attualmente sono impegnate tre imbarcazioni dei vigili del fuoco con a bordo specialisti del soccorso acquatico. Le speranze di ritrovare Chiara in vita sono ormai praticamente svanite. Nel pomeriggio è previsto l'arrivo dei sommozzatori del nucleo di Roma, dotati di un sonar ad alta definizione in grado di effettuare una scansione dettagliata dei fondali del lago.

La dinamica

Con il passare delle ore si è chiarita la dinamica di quanto accaduto venerdì sera a Pisogne. La giovane era con altri coetanei tedeschi, tra cui la sorella, sulla barca e tutti avevano bevuto, tranne il figlio del proprietario a cui il genitore aveva affidato il motoscafo. La 20enne, residente in Baviera, pare si sia posizionata a prua, dove non c'era fisicamente lo spazio per stare, e poi C.K., un'amica di tre anni più grande messasi ai comandi pur non avendo la patente, avrebbe improvvisamente accelerato. Chiara è caduta in acqua e non si esclude che possa aver prima battuto la testa contro la barca.

Le indagini

Di certo c'è che non è più riemersa e i ragazzi hanno lanciato l'allarme tornando al campeggio dove alloggiano a Pisogne. Erano talmente ubriachi che faticavano a reggersi in piedi e a raccontare l'incidente. In base alle indicazioni, confuse e comunque non precise, sono iniziate le ricerche in acqua e sul fondale, in un punto del lago di Iseo che raggiunge addirittura i 180 metri di profondità. I carabinieri di Breno hanno denunciato la ragazza che ha effettuato la manovra azzardata accelerando all'improvviso e facendo cadere Chiara e il pm di turno Giovanni Tedeschi sta valutando le ipotesi di reato da aggiungere in un quadro in cui sarebbero state infrante una serie di regole nautiche.

Il precedente

Due anni fa, un’altra tragedia sulle acque del Garda a Salò. La notte del 19 giugno 2021 Greta Nedrotti, 24 anni, e Umberto Garzarella, 37, morirono sul loro gozzo, travolto dal motoscafo su cui viaggiavano a folle velocità i due turisti tedeschi Patrick Kassen e Cristian Teismann, entrambi condannati in primo grado e ora in attesa del processo d'appello. Garzarella morì sul colpo e il corpo venne ritrovato il mattino seguente sul gozzo ormai alla deriva. Il cadavere di Greta Nedrotti venne invece recuperato sul fondale del Garda alcune ore dopo l’incidente.