Così organizzati da avere previsto anche la figura dell’addetto al procacciamento e alla distribuzione tra i sodali del gruppo di smartphone criptati, con cui comunicare agevolmente senza farsi intercettare dalle forze dell’ordine. Ne sono stati sequestrati 16. È uno dei dettagli emersi dall’ultima maxi-operazione antidroga della DDA di Brescia ("Icaro") sfociata in 12 misure cautelari in cella (11 eseguite) notificate tra Brescia, Milano, Novara e Verona, ma anche in Albania, a tre arresti in flagranza. Tra loro ci sono tre bresciani: Simone Paolisso, 43 anni, Roberto Gottardi, 51 e Marco Morandi, 64. L’indagine, condotta dalla pm Roberta Panico con la Mobile, la Sisco, lo Sco, le autorità albanesi ed Eurojust, ha scoperchiato una associazione transnazionale finalizzata al narcotraffico in mano, stando all’accusa, al clan dei Cela di Elbasan, una delle più pericolose cosche della mafia albanese, che movimentava ingenti partite di coca sull’asse sud America-Europa-nord Italia. Con destinazione, nello specifico, Brescia, dove il clan aveva installato una cellula guidata da due fratelli che curavano la fasi di stoccaggio della droga (in magazzini presi in affitto), dello smercio e della spedizione in Albania dei proventi, a bordo di autobus. L’indagine - 40 indagati e 69 capi di incolpazione - ha preso le mosse nel 2020 da un arresto a Verona per un giro di spaccio nei locali della movida sul Garda, e ha trovato conferma della potenza del gruppo con il sequestro di 350 chili di coca nel novembre 2021. Una partita che venduta avrebbe fruttato la bellezza di 14 milioni. "La grande e costante mobilità degli esponenti dell’organizzazione è la cifra essenziale della stessa", ha chiarito il dirigente della Mobile, ieri in conferenza stampa. I capi, infatti, risulta incontrassero periodicamente i fornitori recandosi di persona in Colombia, in Ecuador, Bolivia, ma anche a Dubai, buon retiro dei più importanti nacos albanesi. La droga arrivava in Europa, in Olanda e nei Paesi bassi, via mare, e poi proseguiva per l’Italia su camion. "Il traffico ha assunto ormai una dimensione globale cui fa seguito anche l’articolazione delle indagini, sviluppata in sette Paesi e grazie a rapporti privilegiati che la Procura di Brescia coltiva con l’Albania - ha sottolineato il procuratore Francesco Prete. Beatrice Raspa
CronacaCocaina dal Sud America. Dodici persone arrestate