Cologne (Brescia), 2 settembre 2022 - "Il mio assistito nega di avere ammazzato una persona così come di avere un'arma clandestina". E' quanto ha detto l'avvocato Stefano Forzani, legale del meccanico di 53 anni di Palazzolo in stato di fermo perché ritenuto l'autore dell'omicidio di Nexhat Rama, 40enne kosovaro trovato carbonizzato nel bagagliaio di un'auto a Cologne, nel Bresciano. L'uomo non ha confessato ma avrebbe fornito degli alibi che i familiari hanno però smentito.
L’uomo stando alla prospettazione accusatoria a cui hanno lavorato il pm Claudia Passalacqua con il supporto della DDA, i carabinieri della compagnia di Chiari e del reparto operativo provinciale, si era messo in affari loschi con lo straniero, vari precedenti penali e imputato in un’inchiesta prossima ad approdare in aula per tentato incendio di una villa sul Garda di un manager della grande distribuzione.
Rama era stato implicato anche in un procedimento per estorsione ai danni di un imprenditore di Iseo ma ne era uscito assolto. Nell’ambito di un’attività di smercio di auto avviata con Rama il meccanico si sarebbe fatto prestare dei soldi. Il socio però avrebbe mostrato il volto dell’usuraio e del taglieggiatore, assillandolo con richieste di restituzione a tassi insostenibili. Chiuso in un cappio sempre più stretto, per crearsi una via di fuga il 53enne avrebbe pianificato di far fuori il molesto creditore. Lunedì con la scusa di pagargli il dovuto lo avrebbe attirato in trappola nella sua officina. L’avrebbe eliminato a colpi di arma da fuoco. Ieri l’uomo è stato interrogato per tutto il pomeriggio in caserma al comando provinciale dell’Arma, In serata è scattato il fermo. Nelle prossime ore sarà fissato l'interrogatorio di convalida del fermo.