Brescia, 4 agosto 2023 – Udienza preliminare in pieno periodo agostano oggi a Brescia. A fine mese scadono infatti i termini di custodia cautelare nei confronti di Cristian Mossali, il meccanico 53enne che a Cologne (Brescia) un anno fa uccise Nexhat Rama con il quale aveva un debito di 30mila euro. Poi chiuse il cadavere nel bagaglio dell'auto alla quale diede fuoco. La procura è riuscita ad avere la fissazione dell'udienza davanti al Gip, nonostante il periodo di ferie, e oggi Mossali è stato rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio premeditato e distruzione di cadavere. Il processo inizierà il prossimo 16 gennaio davanti alla Corte d'Assise.
Cos’era successo
Grazie alle indagini dei carabinieri, secondo la ricostruzione della Procura
Nexhat Rama, originario del Kosovo, già coinvolto in un’indagine per estorsione, aveva prestato 30 mila euro a Mossali, in affari per una compravendita di auto usate. Ma il prestito era poi ‘lievitato’ ai limiti dell’usura, come spesso accade in questi casi.
L’indagato ha tentato per più giorni di negare l’omicidio, sostenendo di essere stato a casa a pranzo con moglie e figlio che involontariamente lo hanno smentito, rivelando che non fosse con loro. Ma la Procura nel frattempo ha raccolto gravi e concordanti indizi di colpevolezza, suffragati da telecamere, tabulati, dichiarazioni. Il meccanico, dunque, secondo la tesi accusatoria, ha attirato in trappola la vittima nella sua officina di San Pancrazio, gli ha sparato, ha caricato Rama nel baule del suv con cui l’uomo era arrivato, ha guidato fino ai campi e lì, cosparsi auto e corpo di benzina, ha appiccato il fuoco. Poi si è allontanato a piedi, è la tesi accusatoria.