REDAZIONE BRESCIA

Omicidio di Cologne, Cristiano Mossali condannato a 27 anni

Il meccanico 53enne è accusato di aver ucciso Nexhat Rama nel 2022 e aver poi distrutto il corpo dando fuoco alla sua auto in un campo di Cologne. L’imputato si è sempre detto innocente

Il ritrovamento del cadavere di Nexhat Rama nelle campagne di Cologne

Il ritrovamento del cadavere di Nexhat Rama nelle campagne di Cologne

Cologne (Brescia), 23 gennaio 2025 – È stato condannato a 27 anni di carcere Cristiano Mossali, il meccanico 53enne che era accusato di aver ucciso Nexhat Rama nel 2022 e aver poi distrutto il corpo dando fuoco alla sua auto in un campo di Cologne. La sentenza è arrivata dopo quattro ore di camera di consiglio. Il pubblico ministero Claudia Passalacqua lo scorso 10 dicembre aveva chiesto l'ergastolo con isolamento diurno, oggi la sentenza definitiva.

Anche oggi, prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio, Mossali si è proclamato innocente così come ha fatto fin dal primo giorno. “Non ho ucciso io Rama Nexhat, non mi sono procurato un'arma per farlo, non ho incendiato la sua auto. Prima che decidiate del mio futuro e di quello della mia famiglia, voglio ribadire che con la sua morte io non c'entro nulla”, ha detto l'uomo.

Per la procura il meccanico, che ha sempre negato gli addebiti, ha eliminato il suo ex socio, con cui trafficava in auto usate e fatture false, diventato suo creditore, al quale doveva 38mila euro. “Rama da almeno un mese lo inseguiva per rientrare dal debito, aveva cercato persino di coinvolgere il figlio dicendogli che il padre non si stava comportando bene – aveva detto la pm –. Mossali ha architettato tutto lucidamente. Lo ha attirato in officina, l’ha ammazzato con una pistola che deteneva illegalmente (non trovata, ndr) l’ha caricato nel baule, ha distrutto il corpo ed è tornato a piedi. Quindi ha ripulito tutto. Pochi giorni prima aveva contattato un brigadiere (era un informatore delle forze dell’ordine, ndr) per “buttare lì” che Rama temeva di essere “sparato” da persone con cui era in lite, ipotesi priva di riscontri concreti. Prima di uccidere ha disattivato le telecamere della sua officina”.