Dalla “sobrietà“ alla confusione il passo è stato breve. Alle polemiche della vigilia, con casi eclatanti come quello di Maclodio che aveva “cancellato“ il 25 aprile o Ghedi che aveva “vietato“ di cantare Bella ciao, si sono aggiunte le scelte in ordine sparso dei Comuni, che, in alcuni casi, hanno modificato o addirittura cancellato le celebrazione per la Giornata della Liberazione dopo l’appello alle cerimonie sobrie vista la concomitanza con il lutto nazionale per la morte di Papa Francesco.
A Montichiari, in accordo con la Banda cittadina Carlo Inico Montichiari, usciti dalla Messa sarà suonato l’Inno d’Italia in memoria del Papa; a seguire, il corteo, senza tamburi. In Val Camonica, Ono San Pietro e Cividate Camuno hanno scelto la via dell’annullamento delle celebrazioni. A Brescia, la cerimonia è invece confermata, con deposizione delle corone al sacrario dei partigiani al “Vantiniano“, concerto della banda cittadina alle 15,45, deposizione delle corone ai caduti anche di Piazza Loggia, saluti della sindaca alle 17,30.
F.P.