REDAZIONE BRESCIA

Con la moto contro il guard-rail. Altra croce sulla via maledetta

Capriolo, teatro la Provinciale 469 che porta a Palazzolo. È la seconda vittima in 24 ore

Con la moto contro il guard-rail Altra croce sulla via maledetta

Due morti a distanza di 24 ore, vittime di incidenti capitati praticamente nello stesso punto, ma in direzioni opposte di marcia. Ormai la provinciale 469 che collega Palazzolo a Capriolo è definita la strada maledetta. Mercoledì scorso alle 22 ha perso la vita il sessantaduenne Giovanbattista Brizio, di Capriolo, che mentre era in sella al suo scooter si è schiantato frontalmente contro un’auto, una Volkswagen Polo, affrontando una curva. E l’altra notte, sempre sulla medesima curva, intorno all’una, ecco un altro schianto. In quest’ultimo caso è morto un trentanovenne di casa a Palazzolo. A sua volta alla guida di una due ruote - una moto Yamaha - per ragioni in corso di accertamento non è più riuscito a controllare il mezzo, è uscito di strada e si è schiantato violentemente contro il guardrail.

Brizio, si diceva, è deceduto mentre rincasava poco prima delle 22. Lo scooterone si è piegato per seguire la curva e all’improvviso è entrato in rotta di collisione con la macchina, che si muoveva nella direzione opposta e proveniva dalla zona industriale di Capriolo. Dopo l’impatto i veicoli hanno preso fuoco. Brizio è stato sbalzato sull’asfalto ed è deceduto sul colpo. Gli occupanti della macchina sono rimasti feriti ma sono salvi, per miracolo. E l’altra notte, appunto, una seconda vittima: si tratta dell’albanese Cangoja Mirjana, 39 anni, residente a Palazzolo, finito in velocità contro il guardail. Gli ultimi schianti hanno fatto impennare la tragica contabilità dei mortali, che dall’inizio del 2023 in provincia sono costati la vita a dieci persone. E allarmano più che mai il sindaco di Capriolo, preoccupato per la pericolosità della 469. Un tratto di strada ampio e con il limite dei 50, un limite che difficilmente, per le condizioni e l’ampiezza della carreggiata, pare che venga rispettato. "È evidente che se si verificano due mortali nello stesso punto qualcosa non va su questo tratto di strada, e bisogna urgentemente intervenire - dice Luigi Vezzoli - Da tempo registriamo una media di due tamponamenti al mese, e in un paio di anni ci sono state sei-sette vittime. Lunedì incontrerò i tecnici della Provincia, porterò con me un report degli incidenti. Insieme dobbiamo trovare un sistema per migliorarne la sicurezza il prima possibile". Beatrice Raspa