Esine, mazzette per far saltare le liste d'attesa: condannato il primario Giovanni Mazzoli

Il medico era stato arrestato a giugno 2023. I pazienti, tutti destinati a essere operati alla cateratta, avrebbero pagato fra i 500 e i 700 euro

L'ospedale di Esine; nel riquadro, Giovanni Mazzoli

L'ospedale di Esine; nel riquadro, Giovanni Mazzoli

Esine, 2 ottobre 2024 – Stecche fra i 500 e i 700 euro per far saltare le liste d’attesa: condannato in primo grado il primario oculista dell’ospedale di Esine. La sentenza è stata pronunciata oggi, mercoledì 2 ottobre, in tribunale a Brescia. La pena è di quattro anni e sei mesi. Giovanni Mazzoli, questo il nome del medico, deve rispondere delle accuse di corruzione, peculato, truffe e falso. 

L’indagine risale al giugno dell’anno scorso. Mazzoli era finito ai domiciliari, dimettendosi dall’ospedale Vallecamonica nel mese successivo, a luglio. Secondo gli investigatori avrebbe convinto i pazienti in attesa di sottoporsi a interventi di rimozione della cateratta a pagare mazzette per venire inseriti in posizione privilegiata all’interno delle liste d’attesa, bypassando così i tempi lunghi del centro unico di prenotazione.

Il gup ha ordinato anche la confisca di 250mila euro allo specialista. Altri 250mila Mazzoli li aveva già versati alle venti parti civili che si erano costituite. L’accusa aveva chiesto una condanna a 6 anni e 8 mesi. “I soldi un po' lì, un po' di là, un po' di su, un po' di giù, un po' li spendo”: questo diceva il medico in un'intercettazione, parlando con un interlocutore delle sue scelte riguardo i proventi delle presunte truffe.