Una volta un chiodo nella ruota, un’altra la valvola aperta. Tre atti vandalici all’auto, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Non certo un caso, tanto che, alla fine, Claudia Cauzzi, presidente del consiglio di quartiere di Chiesanuova-Noce-Girelli, ha sporto denuncia contro ignoti in questura. "Dei veri e propri episodi di intimidazione nei confronti di una rappresentante eletta democraticamente e il cui servizio, ricordiamo, è totalmente gratuito", ha stigmatizzato Mattia Datteri, coordinatore di “Al lavoro con Brescia“, che ha espresso vicinanza e solidarietà a Cauzzi, candidata col partito alle ultime comunali.
Da sempre impegnata per l’ambiente, dalla battaglia per eliminare il cromo VI dall’acqua potabile (risolto dal progetto di A2A) a quella per togliere i veleni della Caffaro dai giardini della scuola di Chiesanuova (i bambini giocavano su una piastra di cemento, fino a che non è stata fatta la bonifica), l’impegno civico di Cauzzi si è tradotto nella partecipazione al consiglio di quartiere, dove ora è al suo secondo mandato come presidente. "Un impegno gratuito, che espone un po’ a tutto", commenta.
Il clima non è mai stato sereno: a testimonianza, ci sono i verbali pubblici delle riunioni, che riportano invettive da parte di qualche consigliere che travalicano il limite del confronto politico. Nel secondo mandato, il dibattito si è estremizzato anche fuori dal consiglio, soprattutto attorno al tema della sicurezza. Troppo morbida la linea di Cauzzi, secondo i detrattori, che, a fronte di furti ed episodi di microcriminalità, avrebbero voluto che alzasse i toni in Loggia. "Sulla sicurezza le forze dell’ordine devono intervenire – spiega Cauzzi – io, come presidente di quartiere, interpreto il mio ruolo in altro modo, nel senso di favorire iniziative di socialità, per far vivere i parchi, per creare coesione nella comunità".
In questo clima sono maturati gli atti vandalici contro Cauzzi. Starà alle forze di polizia dare un volto e un nome ai responsabili. Da parte sua, Cauzzi è intenzionata a proseguire nel suo lavoro. "Non mi lascio intimidire".