
Gianpiero Maffoni ha convocato una riunione di Giunta straordinaria
Orzinuovi (Brescia), 6 marzo 2020 - Chiusura del mercato, sanificazione degli ambienti comunali ed appello agli esercenti a ridurre gli orari di apertura dei locali pubblici. Sono le misure straordinarie deliberate dalla giunta guidata da Gianpietro Maffoni ad Orzinuovi, dove si sono registrati 5 decessi di persone affette da SARS-CoV-2 in due giorni. Di martedì la morte di un 91enne, seguita da quella di tre persone di 80, 82 e 69 anni mercoledì, tutti avventori dello stesso bar. Ieri mattina, la notizia della scomparsa di una 90enne, da poco vedova. Alto anche il numero di contagiati, una trentina ieri (ma il dato si aggiorna di ora in ora), il più alto di tutta la provincia. Da qui la decisione di Maffoni di convocare una giunta straordinaria per decidere le contromisure. Il primo cittadino ha disposto la sospensione immediata del mercato del venerdì, compreso quello del fieno che vede la partecipazione di commercianti che arrivano da Crema, Cremona e Lodi. Pur non potendo emettere nuove ordinanze straordinarie, il sindaco ha anche invitato i gestori dei locali pubblici a chiudere fino a lunedì o comunque a ridurre gli orari d’apertura. "Come detto sin dall’inizio – spiega Maffoni - la priorità è la salute indipendentemente dall’età o dallo stato fisico pregresso. Ovviamente ora c’è grande preoccupazione tra la cittadinanza, visto il continuo aumento di casi".
Escluso, per ora, che ci possa essere un nuovo focolaio: l’elevata concentrazione di casi dipenderebbe dal fatto che Orzinuovi è il comune più popoloso vicino alla provincia di Cremona, tra le più colpite dall’epidemia. Tuttavia, serpeggia il timore che la zona possa esser fatta rientrare nel perimetro dell’area rossa. "Per ora siamo area gialla – precisa Maffoni – ed al momento non ci sono elementi per un’ipotesi di questo tipo". Secondo gli esperti, non abbiamo ancora raggiunto il picco di contagi. Bisognerà aspettare almeno questo fine settimana per sapere se le misure di contenimento messe in atto in tutta la Lombardia siano efficaci. Nel pomeriggio arriva la chiosa dell’assessore regionale Gallera: "Non c’è una criticità importante. La situazione è monitorata con Ats che sta facendo gli approfondimenti sui contatti tra pazienti". Per ora a Brescia si registrano circa 200 persone positive in 60 Comuni, con un trend di una quarantina di nuovi casi al giorno, 1.500 persone in isolamento fiduciario, una decina di decessi tra Brescia, Cigole, Chiari, Calcinatello, oltre ad Orzinuovi. Nel capoluogo, il dato aggiornato a ieri mattina era di 21 positività al coronavirus. Una delle categorie più colpite continua ad essere quella del personale sanitario. "Nonostante gli sforzi di Ats – ha spiegato Ottavio Di Stefano, presidente dell’ordine dei medici di Brescia – abbiamo problemi di reperimento dei dispositivi di protezione per medici di medicina generale ed ospedalieri. Un problema che, per usare una frase fatta, dovrebbe sbloccarsi in tempi brevi. Ci stiamo ammalando, medici, infermieri, tecnici. Ci sono ambulatori che da 4-5 medici sono rimasti con 2, che devono farsi carico di tutti i pazienti".
Il tema del personale è stato oggetto di un incontro in Prefettura. "Abbiamo una lista di 34 medici volontari, anche pensionati, disponibili a subentrare dove ci sono necessità. Darò la lista ad Ats ed Asst – spiega Di Stefano – perché possano utilizzarlo. Non so come andrà questa situazione, ma spero che la vicenda insegnerà a tutti che il Sistema sanitario nazionale è un bene prezioso ed insostituibile".