MILLA PRANDELLI
Cronaca

Coronavirus a Barbariga, nell’Rsa morti sette ospiti

Situazioni-limite registrate anche a Capriolo (13 decessi ma con cause da appurare) e alla “Tonini“ di Brescia

Il sindaco di Capriolo Luigi Vezzoli

Brescia, 17 marzo 2020 - Situazione difficile per molte case di riposo del Bresciano e in particolare a Barbariga e a Capriolo. Nella Rsa del paese della bassa sette anziani sono morti a causa del Coronavirus e altri otto risultano positivi: tre sono asintomatici e cinque sono ammalati. "Una nostra anziana, alcuni settimane fa – ha detto ai cronisti il sindaco di Barbariga Giacomo Uccelli – è stata trasferita in ospedale, dove è stato diagnosticato che aveva il Coronavirus. Per questo sono stati fatti tamponi agli anziani". Il presidente direttore generale di Fondazioni Riunite Onlus della Bassa Bresciana Occidentale Gianluca Gazzola ha sottolineato che "l’allerta è alta".

A Capriolo, nella Rsa, negli ultimi sette giorni sono morti 13 pazienti, di cui gli ultimi tre domenica. Non è chiaro se il motivo sia il Covid-19 perché non è stato fatto loro il tampone, dato che tutto è accaduto negli ultimi giorni. "La situazione, non lo nascondiamo, è difficile – spiega il sindaco di capriolo Luigi Vezzoli – ma il personale è preparatissimo e sta reagendo nel modo migliore. Mi hanno spiegato che gli anziani ammalati, di qualsiasi patologia, sono stati separati da quelli che stanno bene. La popolazione e i parenti sono molto preoccupati, ne sono consapevole. Assicuro loro che sarà fatto il possibile per stare vicino ai loro cari". Il presidente della casa di riposo Andrea Salogni ha affidato il proprio pensiero a Facebook dove ha scritto: "Stiamo seguendo gli ospiti uno a uno come fossero i nostri genitori, le assicuro che sono in contatto personalmente tutti i giorni con il medico e la Direttrice che insieme agli infermieri stanno facendo un ottimo ed esemplare lavoro". Nessuno dei malati che si trvano nelle case di riposo sarà trasferito in ospedale.

Un grido d’allarme si leva anche dalla struttura per disabili Tonini Boninsegna di Brescia, dove 12 ospiti hanno febbre e problemi respiratori. "Siamo allo stremo – ha detto il responsabile Stefano Salvoni – i nostri operatori non hanno più tute e abbiamo pochissime mascherine".