
Arrigo Dall’Asta compirà 93 anni in agosto
Verolanuova (Brescia), 3 maggio 2020 - Per un mese e mezzo ha lottato contro il Covid a dispetto dell’età molto avanzata e delle patologie pregresse. Poi nelle scorse ore la bella notizia: secondo tampone negativo. È un leone Arrigo Dall’Asta, 93 anni il prossimo 11 agosto. Dalla sua stanza della casa di riposo Gambara Tavelli di Verolanuova fa il segno di vittoria con le dita. Arrigo uno, coronavirus zero.
"È un miracolo che ce l’abbia fatta – dice la figlia Paola –. Non finirò mai di ringraziare il personale e il dottor Vincenzo Ferro (il direttore sanitario della Rsa, ndr ). Nel suo ultimo messaggio dice che papà ora deve solo riacquistare forza, ma è motivato, scherza e appena si potrà riprenderà la fisioterapia in palestra". Cardiopatico, sordo, cieco, con un principio di Alzheimer e in grado di camminare solo con il supporto di un girello, Arrigo ha vissuto in presa diretta l’incubo del virus che si è abbattuto sulla casa di riposo del paese bassaiolo decimando gli ospiti – in un mese e mezzo sono morti 49 anziani su 150 – e infettando un terzo del personale.
La situazione è tornata sotto controllo solo a metà aprile quando i vertici, presi dalla disperazione perché accedere ai tamponi era impossibile, hanno scavalcato Ats e Regione Lombardia e sottoposto tutti a test sierologico, pagandolo di tasca propria. "Mio papà ha iniziato a stare male il 18 marzo – ricorda Paola, che non lo vede da fine febbraio –. Dal 21 marzo ha avuto bisogno di ossigeno, la terapia prevedeva iniezioni continue in pancia".
Per lunghe settimane il 92enne è stato in bilico tra la vita e la morte, a Pasqua stava per cedere. Ma poi lentamente si è ripreso, ha ricominciato a respirare autonomamente e a mangiare. E adesso? "Reclama una nuova macchinetta tagliabarba, perché la sua non funziona, e vorrebbe un parrucchiere. E se non gli telefono almeno un paio di volte al giorno mi chiama lui".