BEATRICE RASPA
Cronaca

Corte d’Appello. Il primo giorno di Di Rosa

Immissione nelle funzioni ieri per Giovanna Di Rosa (nella foto), nuova presidente della Corte d’appello di Brescia, proveniente dalla...

Immissione nelle funzioni ieri per Giovanna Di Rosa (nella foto), nuova presidente della Corte d’appello di Brescia, proveniente dalla...

Immissione nelle funzioni ieri per Giovanna Di Rosa (nella foto), nuova presidente della Corte d’appello di Brescia, proveniente dalla...

Immissione nelle funzioni ieri per Giovanna Di Rosa (nella foto), nuova presidente della Corte d’appello di Brescia, proveniente dalla guida del Tribunale di sorveglianza di Milano. A darle il benvenuto, i vertici della giustizia. A cominciare dal presidente vicario della Corte, Antonio Matano, che le ha presentato gli uffici, i quali "nonostante le croniche carenze di organico (-17% nel distretto in generale, e -40% tra gli amministrativi, ndr) e le criticità delle carcerari sono solidi, hanno raggiunto molti obiettivi del Pnrr e lavorano bene". Per dirla con il pg Guido Rispoli, "una realtà caratterizzata da rapporti eccellenti, in cui ognuno è consapevole che la complementarietà è necessaria".

A presentare Di Rosa sono stati il presidente della Corte d’appello di Milano, Giuseppe Ondei, e Luisa Mazzola, del Csm. "A Milano perdiamo una delle migliori dirigenti, una giurista raffinata" ha sottolineato il primo. "È raro trovare un magistrato con una rotondità esperienziale simile e una tale capacità relazionale", la seconda. Il presidente degli avvocati, Giovanni Rocchi, ha ricordato "l’importanza di ampliare il carcere di Verziano".

Dal canto suo Di Rosa ha premesso come nella sua visione il palagiustizia sia "un luogo di ripristino del patto sociale. Il modo migliore per operare è conoscere". Non arriva con ricette pronte, ha detto, ma qualche idea di quello che la attende se l’è fatta: "Sono consapevole che la carenza di risorse sia problema consistente su cui lavorare. Si cercheranno collaborazioni con enti locali per aiuti provvisori e si dovrà insistere con il Ministero per ottenere coperture. Quanto alla situazione detentiva, la conosco: bisognerà intervenire presso l’Amminiatrazione".

Beatrice Raspa