
Il primo soccorso all'uomo ferito alla mano
Brescia, 4 novembre 2020 - È stato operato ieri mattina al Civile il 51enne rimasto ferito alla mano dopo aver raccolto un petardo durante la manifestazione anti-Dpcm di lunedì sera. "Un gruppo di stranieri si è infiltrato nella manifestazione e ha lanciato una bomba carta poi raccolta da un tifoso del Brescia che si è gravemente ferito nell’esplosione", ha detto il questore di Brescia Giovanni Signer, ricostruendo quanto accaduto nella manifestazione che si è svolta in centro città come autorizzato dalle forze dell’ordine. «Hanno manifestato circa mille persone, tra cui molti commercianti e c’erano presenti anche gli esponenti della destra bresciana e del mondo ultras".
Verso le 21,15, secondo la ricostruzione della Questura, una quindicina di giovani estranei all’organizzazione e ad ogni movimento politico, probabilmente stranieri, sono stati ripresi dai manifestanti per aver acceso dei fumogeni. Ne è nato un parapiglia che ha portato gli ‘infiltrati’ a fuggire da Piazza Vittoria; proprio in quei momenti concitati, il 51enne è rimasto ferito. Sono comunque in corso gli accertamenti per chiarire le responsabilità. Oltre all’incidente, restano i toni usati durante la manifestazione: insulti al sindaco Emilio Del Bono ed al premier Conte, incitazioni a non pagare le tasse e a non usare le mascherine.
Di ben altro tenore il confronto con la Prefettura nato sempre dal disagio provocato dalle restrizioni anti-Covid tra gli esercenti, ma che sta evolvendo in una proposta forse risolutiva. Nell’incontro che si è tenuto ieri tra gruppo ‘Dietro di noi’ (che raccoglie 1.800 commercianti bresciani), Confcommercio Brescia, Confcommercio Fip, Confesercenti, Italgrob ed Arthob e Prefettura, è stata confermata la bontà della ‘via bresciana’ al coprifuoco delle 18. Il gruppo ‘Dietro di noi’ ha proposto, in particolare, di rimodulare le chiusure, lasciando aperti gli esercizi di ristorazione dalle 5 alle 23 da lunedì a venerdì, e dalle 5 alle 18 il venerdì, sabato, domenica e nei festivi. Questa diversa articolazione degli orari consentirebbe di recuperare il 60% delle perdite economiche in una filiera che, a causa delle restrizioni, registra perdite di oltre il 75%. Ora le associazioni di categoria elaboreranno un documento unitario, che poi il Prefetto segnalerà agli organi competenti, al netto del nuovo Dpcm.