FEDERICA PACELLA
Cronaca

Cultura e turismo. Binomio in crisi: "Qui c’è lo spazio per rilanciarlo"

Brescia ha scommesso sull’archeologia. La ricetta di Sapelli

. Da sinistra l’assessore Barbara Mazzali, il presidente di Camera di Commercio Roberto Saccone, Giulio Sapelli ed Eugenio Massetti

. Da sinistra l’assessore Barbara Mazzali, il presidente di Camera di Commercio Roberto Saccone, Giulio Sapelli ed Eugenio Massetti

"Il turismo di cultura non esiste, perché non esiste più la cultura né una classe dirigente colta. In questo scenario in cui il turismo sarà sempre più per un livello culturale basso, Brescia ha fatto una scelta in controtendenza, valorizzando l’area archeologica". La provincia ha buone prospettive di crescita, secondo Giulio Sapelli, economista e storico, chiamato a Brescia da Visit Brescia per parlare di turismi emergenti ed opportunità da Nord America e Medio Oriente, alla presenza del presidente di Visit Brescia Eugenio Massetti, del presidente di Camera di Commercio Roberto Saccone, dall’assessore al Turismo di Regione Lombardia Barbara Mazzali. Per Sapelli, l’espansione dei diritti delle donne avviata dal principe saudita Mohammed bin Salma può trascinare il turismo più famigliare, perché le donne portano con sé la famiglia. "Ciò significa che bisogna diversificare l’offerta, pensando ai minori, ma anche agli anziani, per i quali servono meno aree pedonali e più servizi logistici, evitando le fantasie del fanatismo che stanno facendo proliferare le aree pedonali". Molto interessante è anche il grande Medio Oriente, con l’Egitto, la Turchia, fino all’India, e dall’altra parte del mondo, il turismo dal Brasile, dove le riforme sociali di Lula dovrebbero portare al passaggio delle classi contadine verso la borghesia urbana, fortemente orientata ai viaggi in Italia. Il rischio dell’overtourism c’è, non ancora a Brescia che è solo all’inizio del suo percorso di città turistica, in una provincia che, invece, seppur a macchia di leopardo, conosce già il fenomeno (in particolare sul Benaco). "Ci vuole una guida attenta – conferma Sapelli – altrimenti si cade nell’overtourism. E bisogna anche stare attenti a non cadere nella logica di sfruttare il turista, perché il turismo non può essere solo ‘estrattivo’". Fondamentale una visione di sistema. "L’ampliamento delle zone turistiche è essenziale per non aggregare oltremodo le folle sempre nei medesimi luoghi, ma offrendo ai viaggiatori una rete vasta di occasioni e scelte". Puntare sulla cultura, oggi, sembra controproducente, ma Brescia lo sta facendo, coraggiosamente. "È un pregiudizio liberista e marxista quello secondo cui l’economia è al centro del mondo: al centro c’è lo spirito, la cultura". Guardando agli scenari mondiali, ci sono poche luci e molte ombre. "L’economia mondiale tiene perché c’è la piccola e media impresa e perché ci sono economie emergenti, come quella indopacifica che sta crescendo molto. L’Europa? E’ in mano a fanatici che stanno distruggendo l’industria europea e gli imprenditori tacciono, soprattutto in Germania. Sull’Europa, previsioni fosche. "Finirà che la Russia, sentendosi attaccata, bombarderà Parigi, e poi vedremo cosa faremo noi".