
Incendio in discoteca a Desenzano
Desenzano del Garda (Brescia), 26 febbraio 2018 - Buio, fumo che impedisce di respirare, calca, giovani che si lanciano dai balconi. Notte da incubo quella tra sabato e domenica all’Art di Desenzano del Garda, il famoso locale della drag queen Madame Sisi, al secolo Carlo Tessari, animatrice di serate gardesane e non solo. Poco prima delle 21 un incendio è divampato nell’impianto di aerazione. In un attimo i bocchettoni dell’aria condizionata hanno riversato nelle sale da ballo fumo tossico, trasformandole in una camera a gas e scatenando tra i presenti il panico.
Subito è scattato il piano di evacuazione da parte degli addetti alla sicurezza, che con i Vigili del fuoco hanno aiutato circa settecento persone a raggiungere il piazzale esterno, in via del Mella. La maxi-emergenza, durata sei ore, è stata gestita da quattro squadre dei pompieri arrivate da Brescia oltre che da Desenzano, Salò, e Castiglione delle Stiviere. Con loro anche il comandante provinciale Agatino Carrolo. In azione anche una decina di ambulanze, elisoccorso, carabinieri e polizia.
Il bilancio è di 17 intossicati, non gravi, medicati sul posto e poi trasferiti in vari ospedali, oltre a 52 ragazzi che nelle ore seguenti si sono presentati nei presidi di pronto soccorso in preda a difficoltà di respirazione. Ma poteva andare peggio, perché nel locale si sono vissuti momenti di panico puro, con avventori che pur di non soffocare si sono lanciati dai piani alti. Così com’erano, senza giacconi – la discoteca ieri ha diffuso una nota per il ritiro dei capi depositati nel guardaroba –, tutti fuori nella notte gelida. «Il fumo era esagerato, il buio totale, le luci d’emergenza non si vedevano, le uscite antipanico nemmeno. Non si respirava e la massa ti schiacciava. C’è stato un momento in cui ho pensato di finire i miei giorni – si sfoga Gabriele Tirotti - Per salvare la pelle ho dovuto scavalcare e fare tre metri di volo. Quanti ragazzi e ragazze ho visto buttarsi. E per fortuna c’era il balcone, e i metri da saltare erano tre e non dieci, altrimenti non ce l’avrei fatta. Non avrei raggiunto il piano di sotto, non ce la facevo più».
La testimonianza di Chiara Pasini non è meno drammatica: «Io e i miei amici siamo saltati giù dal balcone perché le porte antipanico non si aprivano e la gente non riusciva a scendere». Proprio gli aspetti relativi alle norme anti-incendio saranno oggetto di approfondimenti da parte dei vigili del fuoco, che ritengono il rogo generato da cause «accidentali». «Nelle prossime ore valuteremo se tutte le misure di sicurezza siano state rispettate – spiega il comandante dei Vigili del fuoco di Brescia, Agatino Carrolo -. Da verificare anche il numero di avventori, che doveva essere conforme a quanto previsto nel piano di collaudo della discoteca».