BEATRICE RASPA
Cronaca

Desenzano del Garda, quattro operai intossicati nel cantiere Tav: come mai si sono sentiti male

I lavoratori se la sono vista brutta: scattata la procedura d’emergenza. Il ruolo delle alte temperature

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Cantiere dell’alta velocità a Lonato

Desenzano del Garda, 27 luglio 2024 – Lavorano nelle viscere della terra, all’esterno fa un caldo infernale. Si blocca l’impianto di aerazione e all’improvviso quel tunnel si trasforma in una camera a gas, l’aria si fa irrespirabile. Se la sono vista brutta ieri quattro operai che lavorano nel cantiere dell’alta velocità a Desenzano del Garda. Poco prima delle otto mentre erano all’opera nel tratto in via Vicina, hanno accusato malori generalizzati e svenimenti. Sono stati loro stessi a chiedere aiuto chiamando il 112. Per fortuna non si è trattato nulla di grave.

Sul posto la centrale di Prima emergenza Areu ha inviato due ambulanze e un’automedica. I lavoratori - uno di 18 anni, due di 37 e uno di 49 - faticavano a respirare ma l’intervento di soccorso si è concluso in un caso in un codice verde, negli altri due in codici gialli. Sono stati tutti condotti alla clinica Città di Brescia per accertamenti, ma non appaiono appunto in condizioni critiche. Ora bisognerà capire che cosa è successo. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco e i tecnici di Ats.

Stando ai primi sopralluoghi appunto il sistema di ventilazione e ricambio d’aria si è bloccato e le alte temperature esterne, combinate al mancato deflusso delle esalazioni provenienti dai materiali maneggiati - catrame, bentonite, malte cementizie - avrebbero provocato una lieve intossicazione degli addetti.

I cantieri Tav sono dotati di piani di prevenzione degli infortuni e di gestione di emergenze che obbligano a interventi rapidi in caso di problemi respiratori, e i tecnici nelle prossime ore vaglieranno anche la correttezza dell’applicazione degli stessi.

L’afa e il caldo africano che negli ultimi empi affliggono la pianura Padana mettono a dura prova la salute dei lavoratori. Ieri un operaio 54enne di Padova impegnato in un cantiere edile di Castelletto di Leno, nella Bassa, è stato trovato morto nella sua stanza d’albergo: il giorno precedente si era sentito male al lavoro e aveva chiesto di per tornare in stanza a riposare. Non si è più svegliato.