
Un capanno e una “casina“ di caccia devastati, tre antichi fucili rubati e una cinquantina di richiami vivi liberati, che ora rischiano di morire visto che sono cresciuti in cattività. Questo il bilancio dell’ultimo atto vandalico ai danni di un cacciatore bresciano.
A firmare l’assalto, il sedicente gruppo animalista Alf (Animal Liberation Front) che ha agito in danno di William Baccini, il giovane cacciatore valtrumplino recentemente messosi a capo del movimento “Tradizione & Caccia“, che ha organizzato tre manifestazioni per denunciare gli abusi nei controlli a chi pratica l’attività venatoria. Nella sua baita tutto è stato distrutto e cosparso di benzina. "È stato un atto portato a termine da delinquenti incappucciati – spiega Baccini – Questi pseudo animalisti, che non esito a definire col nome che gli spetta ovvero terroristi, hanno rotto tutto e soprattutto liberato i miei tordi sasselli e cesene che sono cresciuti in cattività, non abituati a nutrirsi. I danni sono moltissimi, dato che tutto è stato distrutto: arredi, televisori e persino un armadio blindato. Hanno sradicato l’impianto elettrico, distruggendo la mia casa e non esito a dirlo, la mia vita. Perché la caccia è per me vita".
Sono state lasciate frasi in cui si legge "spara ai tuoi figli". All’esterno della proprietà c’erano delle fototrappole. Le persone che hanno effettuato il gesto non sono riconoscibili perché coperte. Indagano i carabinieri forestali.
Mi.Pr.