Brescia, 11 febbraio 2020 - Un sito di stoccaggio abusivo e' stato sequestrato oggi dai Carabinieri Forestali del Gruppo di Brescia a seguito di una complessa indagine coordinata dal Pubblico Ministero Ambrogio Cassiani, che ha permesso di identificare due cittadini di origini nordafricane che sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari uno e dell'obbligo di firma l'altro.
La vicenda, analoga ad altre gia' accertate dai militari del Gruppo nella provincia di Brescia, si sviluppa attorno a un sito di stoccaggio, dove venivano accumulate quantita' di materiale vario, che veniva poi caricato in container per essere spediti nei paesi del Nord Africa, occultato tra materiali di varia natura. I militari hanno ripreso il traffico illecito per 5 mesi riuscendo a risalire agli autori dei reati nonche' al sequestro di due dei container, fermati al Porto di Genova, pronti per partire verso il Ghana colmi di rifiuti pericolosi. Si tratta di materiali tecnologici obsoleti, monitor, pc, stampanti, televisori a tubo catodico, carcasse di pneumatici, batterie esauste, rottami ferrosi, elettrodomestici non bonificati.
II militari durante la perquisizione odierna si sono trovati di fronte a una catasta di materiale. Il destino dei rifiuti era probabilmente una delle discariche a cielo aperto del Ghana, come quella di Agbogbloshie dove lavorano almeno 70mila persone, per estrarre a mani nude dai rifiuti, materie prime che hanno ancora un valore commerciale (ferro, alluminio e oro), il tutto in violazione delle normative per la tutela dell'ambiente e della salute dei lavoratori. Il Ghana nel 2008 ha vietato l'introduzione di tutti gli elettrodomestici usati, nonostante questo centinaia di containers giungono nel porto di Accra dove una volta sdoganati, i rifiuti vengono smaltiti lungo i fiumi del bacino del Volta prevalentemente da bambini e giovani nei quali sono stati registrati altissimi valori di piombo, diossine e metalli pesanti nel sangue.
Proprio per questo motivo, visto il carattere transnazionale dell'attivita' svolta, sono in corso ulteriori accertamenti volti a individuare i basisti nei paesi d'origine.