
Sul luogo dell'aggressione è intervenuta la polizia (Archivio)
Brescia, 21 aprile 2025 – L’avanzare dell’età, evidentemente, non ha portato consiglio. Torna agli onori della cronaca il nome del montenegrino Bledar Ujka Afikat, un 49enne noto alle forze dell’ordine perché più di vent’anni fa, nel 2004, aveva ucciso un uomo dopo un banale litigio per questioni viabilistiche.
Quel assassinio per futili motivi (anche se, va detto, l’aggravante specifica era caduta in Appello) gli era valso una pesante condanna. Il carcere, però, almeno a quanto sembra dall’episodio che l’ha coinvolto nella sera di Pasqua, non è servito a cambiarne l’indole.
L’aggressione
Se il primo fatto di sangue che l’aveva visto nelle vesti di responsabile era avvenuto a Milano, questa volta Afikat si è “esibito” a Brescia. La sera di Pasqua il quarantanovenne si trovava in corso Garibaldi, fuori da un locale pubblico – un’osteria – in cui lavorano una donna e il suo compagno, gestore del ritrovo.
Proprio contro la signora si è accanito il montenegrino, per motivi ancora da accertare. L’ha ferita, sferrando alcuni colpi di punteruolo, in strada, appena fuori dal locale. La donna, soccorsa e portata d’urgenza in ospedale, non sarebbe in pericolo di vita, anche se per gli inquirenti i colpi che ha ricevuto potevano essere mortali. Il quarantanovenne è stato fermato dalla polizia di Statocon l’accusa di tentato omicidio.
Il precedente
Afikat era a piede libero dopo aver scontato la condanna incassata nel 2006 dalla Corte d'assise d'appello di Milano a una pene di 19 anni e quattro mesi per omicidio e tentato omicidio, poi diventata definitiva. Aveva ucciso nel maggio 2004 un uomo, Mario Todde, 32 anni, dopo una banale lite in auto a Milano (al centro del tutto ci sarebbe stato un gestaccio), e aveva ferito l'amico 21enne che era con la vittima, intervenuto in sua difesa.
In primo grado, per altro, era stato condannato a una pena di 30 anni. Ora, se le sue responsabilità nell’aggressione di corso Garibaldi verranno accertate, potrebbe ritrovarsi a trascorrere un nuovo lungo periodo di detenzione.
L’altro episodio
La tensione di fronte all’osteria teatro dell’accoltellamento non è svanita con l’arresto di Afikat. Oggi, giorno di Pasquetta, nel locale si è presentato un secondo uomo. Ha affrontato il titolare, colpendolo con una cinghia. Successivamente ha danneggiato alcuni degli arredi, urlando che il proprietario dell’osteria aveva “fatto arrestare il suo amico”.