Brescia, 6 ottobre 2024 – Dodici chili di cocaina che se, immessi sul mercato, avrebbero fruttato più di un milione di euro. La polizia di Stato di Brescia ha arrestato un uomo di 52 anni, cittadino italiano, che è stato trovato in possesso di circa 12 chilogrammi di sostanza stupefacente, in particolare cocaina.
Gli agenti hanno sottoposto l’uomo a controllo, dopo averlo notato mentre era intento a rovistare all’interno del bagagliaio di una macchina, all’interno di un parcheggio. In effetti, dai controlli gli agenti della Squadra Mobile hanno appurato che l’uomo stava scaricando due borsoni, contenenti 12 involucri termosaldati di sostanza stupefacente, che sono stati sequestrati. Secondo la stima, la cocaina, se immessa sul mercato, avrebbe prodotto un profitto superiore ad 1 milione di euro.
Le rotte
Un fiume di cocaina che continua a invadere il territorio bresciano dove poco più di una settimana fa la Guardia di Finanza ha smantellato un traffico imponente di cocaina trattata a quintali che aveva base proprio in provincia. Un’operazione tra Italia, Albania, Svizzera e Polonia che ha portato all’arresto di 61 persone e 135 indagati. Tra i fermati ci sono anche referenti della Sacra Corona unita
Incassi “ripuliti”.
Sono state scoperte fatture per operazioni inesistenti per oltre 375 milioni di euro. Di fatto le indagini hanno accertato l’esistenza di due gruppi differenti che si sono uniti: uno italo-cinese, che avrebbe riciclato il denaro, l’altro albanese, che gestiva la droga, importandola in Europa dal Sud America, con rotte di navigazione commerciali per poi farla entrare in Italia via Spagna e Olanda utilizzando mezzi pesanti.
Nel complesso, sono 135 gli indagati, a carico dei quali sono stati emessi i provvedimenti di sequestro preventivo, finalizzati alla confisca per equivalente, per un importo complessivo pari a oltre 60 milioni di euro.