
di Federica Pacella
"Il più grande piano di edilizia scolastica della storia della Provincia di Brescia". Così il consigliere provinciale con delega alla scuola Filippo Ferrari ha presentato il “piano Archimede“: 45 milioni di euro, di cui 39 stanziati dal Ministero per il 2020-2021 (a valere su 2021 e 2022), per la manutenzione straordinaria, adeguamento sismico, ampliamenti di 30 scuole superiori del Bresciano. "La Provincia – spiega il presidente Samuele Alghisi – spicca per la capacità di progettazione e intervento sui propri immobili e di gestione dei fondi che arrivano da diversi livelli, la Regione, ora lo Stato. Abbiamo individuato gli interventi in base a un ragionamento organico, non dettato solo dalle richieste dei territori, ma, insieme all’Ufficio scolastico provinciale, guardando allo sviluppo potenziale di realtà che, seppur periferiche, sono molto attrattive, come Chiari o Desenzano". In 13 istituti si interverrà sull’adeguamento antisismico; per i lavori più importanti, si dovrà organizzare il trasloco temporaneo degli studenti (ad esempio al Pascal di Manerbio o al Primo Levi di Lumezzane). Col piano triennale delle opere si entrerà nel dettaglio degli interventi che impegneranno la Provincia per i prossimi anni. "Vogliamo ricondurre a questo ente – continua Alghisi – la programmazione complessiva in una logica coerente con l’offerta formativa provinciale e dare avvio all’iter, fermo restando che gli interventi previsti hanno una copertura".
In città, previsti lavori in buona parte degli istituti: De André (760mila euro), Leonardo (2 milioni), Lunardi (1,9), Mantegna (600mila), Fortuny Moretto (1,9 milioni), Copernico (1,9), Abba-Ballini (1,4 milioni), Castelli (2,4 milioni), Pastori (1milione), Golgi (1 milione), Tartaglia-Olivieri (2,5 milioni), Gambara (500mila euro). "Molti gli interventi anche in provincia – aggiunge Ferrari – dove la pandemia ha evidenziato la necessità di spazi". Tra gli interventi più significativi, quelli da 2,5 milioni al Beretta di Gardone Val Trompia e quelli da 2 milioni al Tassara di Breno, al Golgi sempre di Breno, all’Olivelli Putelli di Darfo, al Perlasca di Idro-Vobarno, al Marzoli di Palazzolo, al Levi di Sarezzo, al Pascal di Verolanuova. A scalare, i progetti per il Cerebotani di Lonato (1,9 milioni), al Meneghini di Edolo (1,5), al Primo Levi di Lumezzane (1,5); seguono quelli da 1 milione di euro al Dandolo di Corzano, De Medici di Gardone Riviera, al Pascal di Manerbio, al Don Milani di Montichiari, al Cossali di Orzinuovi, al Bonsignori di Remedello; lavori per 500mila euro al De Medici di Desenzano.