
Le birre dell’oratorio di Villa Pedergnano di Erbusco vengono vendute dopo le messe
Erbusco, 7 marzo 2025 – Tre birre, da bere con moderazione, magari in occasione del periodo pasquale, per sostenere le recenti ristrutturazioni dell’oratorio di Villa Pedergnano di Erbusco. Il tutto grazie a una idea dei volontari che operano nella struttura e con il beneplacito del parroco don Giuliano Massardi. Nel bel mezzo della Franciacorta coltivata a viti e terra di vini eccellenti, che in questi giorni festeggia il trentesimo anniversario di fondazione del Consorzio di Tutela del Franciacorta, che a Erbusco ha da sempre la propria sede, ecco fare capolino tre “birre solidali“, prodotte esclusivamente per la parrocchia di Villa Pedergnano.
Le caratteristiche
“Si tratta di tre preziose e gustose birre da collezione, che in etichetta ritraggono tre luoghi importanti della nostra comunità cristiana – spiega il portavoce dei volontari Franco Mingotti - Sull’etichetta della Birra del Drago, una APA speziata di 5,6 gradi, troviamo l’effige di San Giorgio, santo patrono del paese; su quella denominata Birra Villana una APA di 5,6 gradi viene riprodotto, stilizzato, il campanile; mentre su quella chiamata Ora di Birra una blonde di 5.5 gradi, si vede un angolo del campo di calcio dell’oratorio, con sullo sfondo il maestoso campanile e parte della piazza”.
Solo in apparenza Erbusco non sarebbe legata alla birra, che si produce da 7mila anni. "Nel Medioevo furono i monaci a perfezionare questa bevanda, con l’aggiunta di luppolo, allungando così il periodo di conservazione e la possibilità di trasportarla in tutta Europa – spiega Mingotti – Ovviamente né la parrocchia, né il parroco, don Giuliano, avevano le capacità e le conoscenze per la preparazione di questa bevanda, così si sono affidati al Birrificio artigianale 25Zero30, di Capriolo, che ha prodotto e imbottigliato, in esclusiva per la parrocchia, queste tre birre”.
Le idee
La parrocchia di Villa Pedergnano non è nuova ad iniziative “brandizzate“ a sostegno delle opere parrocchiali ed oratoriane: da alcuni anni si produce una piccola quantità di mais che viene trasformato in farina per polenta; lo scorso anno 4 etichette di vini doc e dogc hanno contribuito a sostenere le ingenti spese di restauro dei locali oratoriani e della nuova cucina della comunità, costate 400mila euro e di cui si stanno pagando i mutui.
Alcune settimane fa è anche stata effettuata una vendita di limoni raccolti dagli adolescenti dell’oratorio di Villa Pedergnano nei campi dei frati cappuccini di Monterosso in provincia di La Spezia. Le birre vengono vendute dopo le messe. La prima occasione è stata dopo la Santa messa del giorno delle Ceneri.