BEATRICE RASPA
Cronaca

Esine, mazzette per saltare le liste d'attesa: chiesti 6 anni e 8 mesi per l’ex primario di oculistica

L’imputato Giovanni Mazzoli è indagato per concussione, truffa aggravata, peculato, falso. I difensori puntano a una derubricazione del reato più grave e a una pena ridotta

Sullo sfondo l'ospedale di Esine dove Giovanni Mazzoli operava e nel riguardo l'ex primario di chirurgia al centro del processo. Per lui il pm ha chiesto 6 anni e 8 mesi di reclusione

Brescia, 17 luglio 2024 – Era stato arrestato nel giugno 2023, ora sta affrontando il processo con rito abbreviato. Imputato è Giovanni Mazzoli, l’ex primario del reparto di Oculistica all’ospedale di Esine finito nei guai per concussione, truffa aggravata, peculato, falso. Il pm Donato Greco oggi in aula ha chiesto una condanna a sei anni e otto mesi di reclusione.

Stando all’accusa il professionista avrebbe incassato tangenti da numerosi pazienti che dovevano essere sottoposti all’intervento di rimozione delle cataratte per accorciare i tempi biblici di attesa del Centro unico di prenotazione. La procura contesta 47 capi d’imputazione. Mazzoli è accusato anche di aver visitato al poliambulatorio di Esine in regima di ‘intramoenia’ facendosi pagare in contanti, omettendo di rilasciare fattura e appropriandosi di quote pubbliche dovute alla Asst Vallecamonica.

Avrebbe inoltre finto di essere in ospedale timbrando il badge in entrata e in uscita, mentre in realtà si dedicava alla libera professione. I suoi difensori hanno invece chiesto la derubricazione del reato più grave in induzione indebita, e una pena commisurata. Mazzoli ha già risarcito i pazienti e la Asst, sborsando complessivamente circa 260mila euro. Sentenza il 2 ottobre.