REDAZIONE BRESCIA

Ex sindaco svizzero ai domiciliari nel Bresciano per un mortale ad Agrate: deve stare lontano dal confine

L’ex primo cittadino di Roveredo è ritenuto responsabile di uno schianto tra furgoni costato la vita a un 62enne

I furgoni coinvolti nello schianto ad Agrate Brianza

Ha causato un incidente mortale ad Agrate, in Brianza, e ora, dopo un breve periodo nel carcere di Monza, si trova bloccato in un appartamento in provincia di Brescia, agli arresti domiciliari. Il protagonista della vicenda è l’ex sindaco di Roveredo Grigioni che, come raccontato al quotidiano Ticinoonline, sta vivendo il suo personale incubo.

L’incidente (uno schianto tra furgoni costato la vita a un 62enne di Domodossola) è avvenuto lo scorso 11 febbraio sul territorio italiano e, di conseguenza, in attesa che tutti gli aspetti della vicenda vengano chiariti, la magistratura di Monza-Brianza ha stabilito che l’ex primo cittadino dovesse essere sistemato ad una determinata distanza dal confine svizzero. Così la scelta è ricaduta sul Bresciano. “Temevano che fuggissi – spiega a Ticinonline il 58enne –. Ma perché dovrei farlo? Sono una persona onesta, trasparente. Addolorata per quanto successo. Mi è spiaciuto leggere e sentire certe cose su di me attraverso i media. Sono un essere umano. In un certo senso mi sono sentito anche un po' abbandonato dalla Svizzera. Ora mi trovo qui, da solo. E questa solitudine mi fa un po' paura. Sono molto dispiaciuto per quello che è capitato quella notte. Alcune cose però le voglio chiarire: non avevo alcol nel sangue, tossicologicamente ero pulito, avevo la cintura allacciata e viaggiavo a meno di 40 chilometri all'ora. Pioveva fortissimo, la visibilità era estremamente ridotta. Questo non significa che io non ammetta i miei errori: mi sono sempre assunto le mie responsabilità nella vita. Lo farò sicuramente anche stavolta”