
L'insegna di una farmacia
Desenzano del Garda, 12 ottobre 2016 - Falsificava le ricette mediche per ottenere in farmacia quello che cercava: un farmaco derivato dagli oppiacei ed elencato fra le sostanze stupefacenti. E' stato scoperto dalla polizia di Desenzano un 45enne di Gavardo ora indagato in stato di libertà per il reato di falsità materiale commessa da privati. Nelle sue abitazioni sono state trovate numerose confezioni del medicinale e il materiale utilizzato per la contraffazione dei documenti medici.
L’indagine è partita dalla segnalazione proveniente da una farmacia di Desenzano riguardanti ricette mediche sospette. La prescrizione riguardava un farmaco utilizzato in medicina per la cura del dolore per malati di tumore in fase terminale. Detto farmaco, derivato dagli oppiacei e rientrante nell’elenco delle sostanze stupefacenti e psicotrope, poteva essere commercializzato solo dietro consegna di apposita ricetta medica. Dal timbro e firma in calce alle ricette gli agenti sono riusciti a risalire ai medici, che hanno confermato la falsità delle stesse.
Facendo uno screening su tutte le farmacie della zona è emerso inoltre che ricette simili erano state presentate per l’acquisto del farmaco senza che il personale preposto alla vendita si fosse accorto della contraffazione. Le investigazioni attivate dal commissariato di Desenzano hanno quindi permesso di risalire all’autore, un italiano con precedenti penali per droga.
Dopo aver richiesto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Brescia, Ambrogio Cassiani, l’emissione di apposito decreto, martedì mattina è stata effettuata la perquisizione nelle abitazioni riferibili all’indagato. Dal controllo sono emerse numerose confezioni del farmaco in questione, numerose ricette mediche riportanti le prescrizioni contraffatte relative al farmaco, con tanto di firme e timbri riconducibili a medici della zona, alcuni timbri autoinchiostranti falsificati ad arte e riportanti i dati degli stessi sanitari. Le indagini proseguono per capire se il soggetto facesse un uso personale della sostanza acquistata illegalmente o se la cedesse ad altri dietro compenso.