Bagolino (Brescia) – La strage continua. Incessante, con cadenza quotidiana, tale da lasciare sgomenti. Oggi pomeriggio è morto un altro operaio. Aveva solo ventisette anni. Si chiamava Pablo Alejandro Inga Pari. È rimasto folgorato da una violenta scarica elettrica generata da un traliccio dell’alta tensione sul quale stava lavorando a Bagolino, nella frazione Ponte Caffaro. Stando alla prima ricostruzione ad opera dei carabinieri della stazione locale, il giovane, originario del Perù e residente a Firenze, stava facendo manutenzione appunto su un traliccio dell’elettricità in via Campini per conto della ditta Roda spa di Pontevico, della quale era dipendente. Non è chiaro che cosa sia successo, non si sa se l’operaio abbia agito sprovvisto di protezioni o, ancora, se sia entrato in gioco un elemento imponderabile.
Aspetti, questi, su cui faranno piena luce i tecnici di Ats, della Medicina del lavoro. Fatto sta che intorno alle 15 una scarica devastante l’ha attraversato da capo a piedi, lasciandolo esanime. Insieme al ragazzo c’era un collega che ha subito allertato la macchina dei soccorsi. La centrale di Prima emergenza Areu ha inviato in Vallesabbia due automediche, un ambulanza e l’elicottero.
L’operaio è stato trovato incosciente, già in arresto cardiocircolatorio. I sanitari hanno messo in atto disperati tentativi di rianimazione, che sono durati a lungo, anche durante il trasferimento in volo al Civile di Brescia. Ma l’intervento è stato vano: il ventisettenne è deceduto ancora prima di raggiungere l’ospedale, durante il tragitto. Quello di ieri è il ventinovesimo infortunio mortale in provincia di Brescia dall’inizio del 2024.
L’anno scorso 38 persone tra Brescia e provincia hanno perso la vita mentre lavoravano, quattro in più dell’anno precedente. Un dato ancora più drammatico se si considera il tasso di incidenza degli incidenti per ogni milione di occupati. Se in Lombardia la media è di 30, 1, (in Italia 34,6), la provincia bresciana svetta con 55,3. Tre morti al mese, 42 feriti al giorno, due infortuni all’ora. Una strage da fermare.