MILLA PRANDELLI
Cronaca

Fonderia abusiva . Sigilli dalla Forestale

Un’azienda è stata posta sotto sequestro e con essa 14 tonnellate di rifiuti speciali e ottocento litri di...

Il blitz dei militari dei Nuclei carabinieri forestali di Vobarno e Idro in collaborazione con Arpa Lombardia

Il blitz dei militari dei Nuclei carabinieri forestali di Vobarno e Idro in collaborazione con Arpa Lombardia

Un’azienda è stata posta sotto sequestro e con essa 14 tonnellate di rifiuti speciali e ottocento litri di rifiuti liquidi. Questo in sintesi il bilancio dell’operazione svolta dai militari dei Nuclei carabinieri forestali di Vobarno e Idro in collaborazione con il personale del dipartimento di Brescia di Arpa Lombardia. Nei giorni scorsi, nell’ambito di un controllo di routine in una fonderia di Agnosine, carabinieri e tecnici, insospettiti dalla presenza di numerosi big-bags ovvero grandi sacchi per lo stoccaggio di prodotti sfusi nell’area esterna del capannone dell’azienda sabbina, hanno effettuato controlli più specifici.

In base a quanto è stato scoperto, l’azienda effettuava abusivamente lavorazioni su componenti in alluminio, senza le necessarie autorizzazioni, tra cui quella relativa alle emissioni in atmosfera, vista la presenza di macchinari industriali che producevano fumi. I carabinieri hanno immediatamente capito che servivano controlli più approfonditi. Hanno così esteso il loro operato a tutto il perimetro aziendale, compresi gli spazi esterni esposti agli agenti atmosferici. Sono così state recuperate le 14 tonnellate di rifiuti derivanti dall’attività abusiva di lavorazione dell’alluminio. Erano stipati in 35 big-bags, 800 litri di rifiuti liquidi, anche pericolosi e 5 veicoli fuori uso in evidente stato di abbandono. Parte dei liquidi rinvenuti nel piazzale, tra cui olii lubrificanti esausti, soluzioni basiche e additivi, fuoriuscivano dai contenitori danneggiati riversandosi direttamente sulla pavimentazione, per confluire nel sistema di raccolta delle acque meteoriche e disperdersi nell’ambiente circostante. I contenitori, infatti, non avevano alcun bacino di contenimento. Al termine delle operazioni è stata messa in sicurezza e sequestrata l’intera area, compresi i macchinari, le attrezzature nella disponibilità della ditta e i rifiuti rinvenuti.

La zona dovrà essere completamente bonificata e i rifiuti speciali dovranno essere smaltiti. A uno dei due soci amministratori, entrambi indagati a piede libero dall’Autorità giudiziaria, sono stati sequestrati in via cautelare, poiché illecitamente detenute, circa 200 munizioni e 4 armi rinvenute nei locali. Le responsabilità penali degli indagati saranno accertate dalle Autorità competenti. I controlli nelle aziende del territorio continueranno sia in Valsabbia sia in altre zone del bresciano.