Brescia, 14 maggio 2015 – Ancora un'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale nell'Ovest bresciano, e di nuovo nel settore dell'edilizia. E ancora un conto salato pagato alla giustizia. Nello stesso giorno della condanna inflitta all'ex consigliere regionale leghista Enio Moretti (5 anni e 10 mesi), considerato il regista di un sistema basato su società cartiere, fatture false e prestanome, oggi i giudici hanno chiuso con altre condanne pesanti il processo di primo grado per il caso «Orceana costruzioni». Tre anni e tre mesi per il costruttore Massimiliano Amico e tre anni per il commercialista Alberto Varlese, questo il verdetto.
Nessuna sanzione "perché il fatto non sussiste" invece per le società Orceana costruzioni e Pfs costruzione srl che erano state chiamate in causa dalla procura in quanto presunte beneficiarie del reato associativo. Amico, titolare di Orceana (azienda fallita, ndr, ma la vicenda è in attesa della Cassazione) e Varlese avrebbero creato un meccanismo fraudolento - sette società cartiere, fatture false, fittizi crediti d'imposta messi in compensazione con i contributi previdenziali dei lavoratori e finte assunzioni di operai - che tra il 2008 e il 2010 avrebbe consentito di evadere 15 milioni di euro. I giudici hanno disposto per Amico anche la confisca dei beni già oggetto di sequestro preventivo, mentre Varlese dovrà rendere allo Stato oltre a quanto già sequestrato pure un'abitazione, un garage e un terreno a Chiari bras