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Furti, rapine e spaccio: smantellata 'Gang 88', 19 giovanissimi arrestati a Brescia

Dopo tre anni di indagini, ordinanze tra carcere e domicilliari per ventenni e minorenni. Ci sono anche 23 indagati

Baby gang

Brescia, 30 marzo 2022 - Furti, rapine, violenze e spaccio commessi da giovanissimi: smantellata la 'Gang 88' che operava tra Brescia e la provincia, in particolare a Gardone Val Trompia e Gussago, anche nel periodo di lockdown. 

19 arresti

Nelle prime ore del mattino, nella provincia di Brescia, su ordine del gip e richiesta della procura,  i Carabinieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione a 19 ordinanze di custodia: 15 nei confronti di soggetti, poco più che ventenni, ritenuti presunti responsabili, a vario titolo, dei reati di "associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la persona e il patrimonio, in particolare lesioni, furti e rapine, nonché dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e di porto di oggetti atti ad offendere"; e 4 nei confronti di minorenni a cui vengono contestati reati contro la persona e il patrimonio, e reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.   Un' operazione, con 135 militari per eseguire 4 custodie cautelari in carcere per maggiorenni, 4 in carcere minorile, 8 misure cautelari degli arresti domiciliari, 3 obblighi di dimora con obbligo di permanenza notturna. Eseguite anche 23 perquisizioni domiciliari per altrettanti indagati. Gli arrestati sono tutti cittadini italiani, molti con famiglie di altri Paesi migrate nel Bresciano. Alcuni studenti, altri lavoratori. 

Le indagini

Le misure sono il frutto delle indagini dei carabinieri di Gardone Val Trompia, avviata dalla Stazione Carabinieri di Gussago nel maggio 2019, che traggono origine da alcuni episodi di furti e rapine, avvenuti a Brescia e provincia nei confronti di minorenni e ventenni.  L'indagine, protrattasi fino a luglio 2021 e condotta attraverso intercettazioni telefoniche supportate da servizi di osservazione e pedinamento, nonché da escussioni testimoniali, ha permesso di raccogliere diversi indizi di colpevolezza a carico dei destinatari delle misure, ritenuti presunti autori di reati contro la persona ed il patrimonio e di ipotizzare l'esistenza di una banda giovanile, denominata dagli stessi adepti ''Gang 88''. E' stato anche accertato che alcuni dei ragazzi avrebbero autonomamente avviato una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti principalmente del tipo hashish e marijuana. Le condotte delittuose si sono susseguite anche nei periodi di lockdown. 

Le vittime

La 'Gang 88' faceva dell'appartenenza al ''gruppo'' un punto di forza per i singoli partecipi e, al contempo, strumento di intimorimento nei confronti delle vittime. I furti e le rapine avvenivano quasi sempre ai danni di coetanei, nelle vicinanze delle scuole, vicino alle fermate dei mezzi pubblici. Talvolta i ragazzi nel mirino era compagni di istituto. In gruppetti da tre le avvicinavano e strappavano le collane. Chi subiva gli assalti spesso non denunciava per timore di ritorsioni perche' i ragazzi della banda li minacciavano.

I social network

Non solo, stando alle indagini, i giovani della gang avevano una dimensione social molto spiccata, tanto che mostravano i bottini di furti e rapine (quasi sempre erano collanine d'oro), le armi con cui le compivano e la droga che alcuni di loro spacciavano. Sempre attraverso i social comunicavano tra loro e anche coi clienti ai quali vendevano la droga.