BEATRICE RASPA
Cronaca

Garda, un gigante che fa paura. Eguagliato il record del 1977 e il livello continua a crescere

Brescia, alla diga di Salionze a mezzogiorno raggiunti i 146 centimetri sopra lo zero idrometrico. Migliora la situazione dell’Oglio, a Borgo San Giacomo è stato riaperto il ponte di Acqualunga.

Garda, un gigante che fa paura. Eguagliato il record del 1977 e il livello continua a crescere

Garda, un gigante che fa paura. Eguagliato il record del 1977 e il livello continua a crescere

Smottamenti, strade chiuse, laghi e fiumi sorvegliati speciali perché sono al limite dell’esondazione. La pioggia caduta ininterrottamente nelle scorse ore sta tenendo mezza provincia con il fiato sospeso. A preoccupare sono soprattutto i livelli del lago di Garda, cresciuto in soli tre giorni di oltre 15 centimetri - una massa di 50 milioni di metri cubi d’acqua - con un bacino idrico che ha ormai raggiunto una capienza al 108 per cento. Il lago così pieno lo è stato solo nel 1977, più di 50 anni fa. Ieri a metà giornata a dispetto dei deflussi massimi segnava un +146 centimetri sopra lo zero idrometrico alla diga di Salionze, una misura che potrebbe crescere ancora essendo gli afflussi di 208 metri cubi al secondo e i deflussi di 170.

A Bardolino, Lazise e Peschiera, sulla sponda veronese, si è già registrata qualche criticità sul lungolago. A Salò invece il Garda continua a essere sotto attenta osservazione, ma finora il deflusso costante a livelli elevati pianificato nelle scorse settiman dalla Comunità del garda e dall’Aipo, l’agenzia interregionale per la regolazione del fiume Po, ha permesso di evitare rotture degli argini. Anche la viabilità per via di smottamenti e cadute di alberi sulla carreggiata ha avuto ovviamente ripercussioni. La Gardesana nel tratto di percorrenza del Comune di Salò rimarrà chiusa fino alle 18 venerdì 28 giugno, ha comunicato l’Anas. La frana che si era registrata domenica sera ha infatti imposto la chiusura al traffico sulla 45bis dal km 66,750 al km 69,400. La circolazione è deviata all’interno del paese, sulla viabilità locale. E ancora, pure i fiumi non fanno dormire sonni tranquilli e in queste ore necessitano di una sorveglianza ad hoc. È il caso per esempio dell’Oglio, che soprattutto nella Bassa desta apprensione, anche se ieri a Pontevico e a Seniga appariva in fase di lieve abbassamento (rispettivamente 275 centimetri su un massimo di 292, e 262 centimetri su 284). A Borgo San Giacomo è stato riaperto il ponte di Acqualunga, che era stato chiuso in via precauzionale, mentre a Villachiara il fiume ha inglobato un pezzo di sponda - circa 25 centimetri -all’Oasi dell’Uccellanda.