Quattro persone sono finite nei guai e sono state denunciate e ora dovranno pagare multe salatissime che ammontano complessivamente a 700mila euro. È accaduto in provincia di Brescia, dove i controlli ambientali sono serrati e continuano ormai da tempo. I militari dei carabinieri forestali del gruppo di Brescia, con gli uomini in servizio a Brescia e Vobarno, con i recenti controlli svolti in due cave che si trovano nei territori comunali di Sabbio Chiese e di Montirone, hanno accertato l’escavazione abusiva di oltre 55mila metri cubi di sabbia e ghiaia, l’esercizio non autorizzato di impianti di lavorazione degli inerti e di scarichi di acque reflue industriali, la trasformazione non autorizzata di superfici boscate in aree sottoposte a vincolo idrogeologico e paesaggistico nonché la violazione di numerose prescrizioni ambientali relative a impianti di produzione di asfalto e calcestruzzo presenti all’interno di uno dei siti estrattivi. Per queste violazioni sono state denunciate quattro persone, tutte collegate alle aziende di gestione degli impianti. Da stabilire è se avranno pure responsabilità penali, che saranno valutate in sede processuale, fermo restando il principio della presunzione d’innocenza.
Alle sanzioni già elevate, si aggiungeranno ulteriori multe per un importo compreso fra 70mila e 200mila euro, poiché le escavazioni abusive sono state eseguite omettendo di seguire la necessaria procedura di Valutazione di impatto ambientale. Le responsabilità penali degli indagati saranno comunque accertate solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Al momento i denunciati dovranno pagare le multe già avute: ovvero 700mila euro.
Milla Prandelli