Brescia, 9 luglio 2024 – Giacomo Bozzoli era a Marbella, in Spagna, il 30 giugno. La polizia spagnola ha recuperato (e lo ha riferito agli inquirenti italiani) due fotogrammi del sistema di videosorveglianza del resort Hard Rock di Marbella, che ieri, stando all’Adnkronos, sono arrivati in Procura. E questa è una prima prova concreta, oltre alla dichiarazione di una receptionist d'albergo che lo avrebbe riconosciuto.
Il video di Marbella
L'imprenditore 39enne, condannato all'ergastolo per aver ucciso lo zio Mario gettandone poi il corpo in un forno della fonderia di famiglia, la sera dell’8 ottobre del 2015, a Marcheno, , è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza di un albergo di lusso insieme alla moglie e al figlio di 9 anni. A consegnare i fotogrammi alle autorità italiane la polizia spagnola. In uno Bozzoli, berrettino bianco, camicia hawaiana, pinocchietti, appare all’interno dell’hotel, con accanto il figlioletto. Nell’altro frame Bozzoli, la compagna Antonella Colossi e il bambino sono davanti al bancone. Questo conferma la testimonianza dell’addetta alla reception del resort che ha detto di avere riconosciuto Giacomo tra i clienti. Viene così sgombrato il campo dall’ipotesi che qualcuno potesse essersi sostituito all’imprenditore. Il documento (la carta d’identità) di Giacomo Bozzoli è stato registrato lo stesso 30 giugno.
Il viaggio e le soste
Giacomo, la convivente e il bambino sono ancora insieme il primo luglio quando apprendono (via internet, secondo il racconto di Antonella Colossi) la notizia dell’ergastolo confermato. Il giorno dopo Giacomo sceglie la via della fuga. Quella del 30 giugno è la data del check-out, l’uscita dal resort, e corrisponde con la prenotazione effettuata da Giacomo, dal 20 giugno al 30. Quella del check-in (l’arrivo) è invece il 27 giugno. Nonostante la prenotazione decorresse appunto dal 20 giugno, la famiglia si è avviata dall’abitazione di Soiano del Lago soltanto nelle prime ore del giorno 24, senza apparente fretta di arrivare alla meta di Marbella. Il viaggio è stato infatti spezzettato da varie soste, cambiamenti di programma estemporanei, decisi all’istante, come ha riferito Antonella dopo il suo rientro in Italia. Un giorno con un pernottamento a Cannes. Tappa a Valencia per una visita al più grande acquario d’Europa e sosta notturna nella città spagnola.
Il rientro in Italia della compagna e del figlio
Antonella Colossi e il figlio sono tornati in Italia il 4 luglio. Mamma e bambino hanno trascorso i primi giorni a casa nell’abitazione dei genitori a Chiari. Hanno poi fatto ritorno a Soiano e il piccolo proprio ieri ha compiuto nove anni. Non è ancora chiaro, però, dove abbia dormito Antonella con il figlio nelle notti del 2 e 3 luglio. Risulta infatti registrata in hotel il 1°, poi più nulla. Anche se la partenza per l’Italia avviene solo il 4. Secondo quanto riferito dalla donna, , sentita dai carabinieri come persona informata sui fatti, la coppia ha comunicato al figlio quanto stava accadendo. “È stato uno choc dovergli dire che il padre si sarebbe allontanato", ha riferito la donna.
Giacomo ancora latitante
Per Giacomo Bozzoli proseguono le giornate e le notti da latitante ricercato. Potrebbe essersi liberato della sua Maserati Levante, ripresa una sola volta in Spagna dalle telecamere stradali, quando la famiglia viaggiava ancora unita. Almeno sulla carta, dovrebbe avere attorno solamente terra bruciata. Il mandato di arresto europeo è stato trasmesso ai Paesi della Unione europea, agli extra Schengen e a tutti quelli che hanno con l’Italia un rapporto di assistenza giudiziaria. Dovrebbero lavorare per la cattura di Bozzoli l’Interpol e un numero considerevole di polizie nazionali. Contemporaneamente è stato interessato l’European Justice, l’ente di coordinamento delle procure europee, che fa capo all’Aja.
Le ricerche, Spagna o Marocco?
Il fulcro delle ricerche è ovviamente la Spagna. Il gruppo Ricercati della Polizia nazionale spagnola è entrato in scena quasi subito, anche perché Marbella è prossima allo stretto di Gibilterra e quindi al Marocco con le sue enclave iberiche.