Un’altra tragedia della montagna. Questa volta a fare da teatro sono le Dolomiti e le Tre Cime di Lavaredo al confine tra Auronzo di Cadore e Dobbiaco, tra le più belle vette italiane, a circa 3mila metri di altezza e mirabilmente erette sopra il lago di Misurina. Un alpinista, Giovanni Pillitteri di 52 anni di Padenghe sul Garda, è morto precipitando per 700 metri dalla vetta Ovest via delle Tre Cime di Lavaredo. È finito su una serie di ghiaioni, alla base della parete Nord. L’uomo aveva risalito la via normale assieme ad altre quattro persone e con loro, tolti gli zaini sulla cima, stava facendo una pausa, quando è scivolato, precipitando per centinaia di metri e finendo sui ghiaioni sottostanti, alla base della parete Nord.
L’intervento è stato coordinato dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza con il supporto del Soccorso Alpino e Speleologico, nonché dell’eliambulanza, che ha immediatamente identificato la salma dello sfortunato gardesano, che era un alpinista esperto.
L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore (Belluno), volato sul posto, ha inizialmente sbarcato con il verricello tecnico di elisoccorso un infermiere, per poi atterrare al campo base nelle vicinanze. Quando sono state ultimate le procedure del caso, con la constatazione del decesso dell’uomo, ottenuta dalla magistratura l’autorizzazione alla rimozione, la salma è stata imbarellata, recuperata e trasportata al Rifugio Auronzo, dove è stata affidata ai soccorritori della Guardia di finanza.
È poi stata portata a valle con un carro funebre. L’eliambulanza è quindi volata in cima alla Ovest e ha issato a bordo anche i compagni rimasti in vetta, per poi lasciarli al rifugio, dove hanno rilasciato le loro dichiarazioni ai militari della Guardai di Finanza, che svolgono anche funzione di Polizia Giudiziaria. È emerso immediatamente che si è trattato di una imprevedibile tragedia, dovuta forse a una distrazione che ha portato l’uomo di Padenghe a perder l’equilibrio per poi scivolare. Resta il cordoglio della comunità di Padenghe sul Garda.