Una barca sul lago non l’ha mai voluta, lui che per anni ha solcato i mari di mezzo mondo, ma la sua Gardone Riviera se l’è sempre portata nel cuore, tanto da volerci ritornare a vivere nell’età della pensione. Qui, nel paese gardesano scelto da Gabriele d’Annunzio per erigere il Vittoriale degli Italiani, ieri Tullio Lucchini, contrammiraglio, ha spento le 100 candeline, tra l’affetto dei familiari e la presenza anche dell’amministrazione locale, nella persona di Monica Rovida, consigliere comunale. "Abbiamo portato un dolce e una targa ricordo, per questo cittadino nato a Gardone, che poi ha girato per il mondo ed è tornato qui".
Nato il 18 novembre 1924 a Locate di Trivulzi (il padre, maresciallo dei carabinieri di Gardone Riviera, era stato trasferito dopo aver comunicato di voler sposare la gardonese Silvia Cipani), ha vissuto tra il Garda e la Sicilia. Dopo la laurea in Economia bancaria, ha svolto l’accademia della marina a Livorno e da lì è iniziata la sua carriera, che lo ha portato ad avere l’incarico per conto della Nato, a Bruxelles. Due i figli, entrambi residenti all’estero, sei i nipoti e cinque i bisnipoti; chi lo conosce racconta che, pur avendo viaggiato in lungo e in largo, dall’America al Mediterraneo, si è sempre sentito gardonese. Qui ha voluto trascorrere gli anni dopo la pensione, tra l’affetto di parenti, amici e conoscenti, e qui ha spento le sue “prime“ cento candeline, tra l’emozione generale dei presenti.
Federica Pacella