REDAZIONE BRESCIA

I volontari silenziosi che ripuliscono le spiagge dai rifiuti

Alcuni dei luoghi più belli del lago sono diventate discariche. Un gruppo di cittadini si mobilita: "Ogni mattina qualcuno si aggiunge"

L’abbandono di rifiuti sul lago d’Iseo e nella vicina Franciacorta, nonostante i controlli da parte delle forze dell’ordine e numerose fototrappole, è all’ordine del giorno. Alcuni volontari si sono incontrati alla Spiaggetta nella località ex Resinex di via Per Rovato a Iseo per raccogliere quanto abbandonato dopo che è stato smontato il chiosco delle bibite e degli snack che è stato attivo per tutta l’estate del 2023. A iniziare a recuperare rifiuti di vario tipo è stata una signora del paese. "Ho raccolto sporcizia per diversi giorni – spiega la donna - e ogni mattina qualcuno si è aggiunto. Ci siamo trovati spontaneamente, senza organizzarci. Le persone di passaggio si sono fermate e poi sono tornate la mattina dopo". Sulla spiaggia, dopo i mesi estivi sono rimasti carta, cartone, pezzi di ferro, sacchi di vario tipo e con contenuti diversi e persino resti di cibo e bottigliette. "C’era tanto disordine e tanto sporco -ha sottolineato la volontaria- per cui mi sono attrezzata e ho ripulito tutto. È un peccato perché si tratta di una spiaggia bellissima e con le temperature ancora miti tanta gente viene a passeggiare qui. Non è giusto che l’estate qui si radunino tante persone e poi restino oggetti e sacchetti per settimane. Se non lo fanno altri allora lo facciamo io e le persone che ho incontrato qui, per caso. A ispirarmi è stata la storia dei plogger bresciani e bergamaschi, che operano tanto sull’alto lago. Io ho fatto in autonomia. I sacchi raccolti sono una quindicina. Ho separato tutto e portato all’isola ecologica". Abbandoni di rifiuti si segnalano anche lungo la 510 Sebina, dove molte persone lasciano i loro sacchetti sotto i tunnel oppure li lanciano oltre i parapetti e a Sulzano, nella zona verso il Dosso, sempre gettati dalle strade. A Capriolo, nei giorni scorsi è stata scoperta una discarica improvvisata in via Colzano, dove si vedono sacchetti in cui si leggono scontrini fiscali rilasciati da un supermercato ai primi di novembre. "Non se ne può più commenta Fabio R., nato e cresciuto in Colzano – i rifiuti si accumulano. Dovremmo amare la nostra terra, altro che torturarla in questo modo".

Milla Prandelli