Criminalità diffusa, in specie minorile ("ma non parliamo di baby gang") e infiltrazioni della criminalità organizzata, che necessitano di indagini a più ampio respiro. Sono i fronti su cui la Questura intende tenere alta l’attenzione. Parola del numero uno della Polizia di Stato di Brescia, Eugenio Spina (foto), che ha tracciato un bilancio del 2024 agli sgoccioli. Partendo dall’ordine pubblico, che tra manifestazioni sportive, politiche e pro-Palestina ha chiesto 798 interventi (una delle ultime, il 13 dicembre, ha generato polemiche: organizzata da esponenti di estrema destra contro il degrado, non ha dato problemi di sicurezza, ma sono al vaglio le immagini per escludere reati apologetici del fascismo). E dai servizi "ad alto impatto", 35 dal 1° gennaio al 30 novembre, concentrati in zona stazione, piazza Vittoria e nelle aree più a rischio criticità. Le Volanti sono uscite per 9.300 episodi (300 in meno rispetto al 2023) e risultano diminuiti i reati denunciati alla Questura (3.650 nel 2024 a fronte dei 3.810 del ‘23). Eppure gli arresti sono balzati dai 366 dell’anno scorso ai 473 del ‘24. Le misure di prevenzione, ambito di esclusiva pertinenza del questore, hanno fatto un salto consistente: sono più che raddoppiati gli avvisi orali, da 25 a 53, idem ammonimenti (da 27 a 54, "indice di una propensione maggiore delle donne a denunciare") e fogli di via (da 76 a 98). I Daspo sportivi sembrano pochi (25) se confrontati con i 119 del 2023, ma il dato è sfalsato dai 101 provvedimenti emessi per i disordini di Brescia-Cosenza del ‘23. Sono invece lievitati i Daspo urbani , da 47 a 77 firmati finora. Be.Ra.
CronacaIl bilancio del questore e i due fronti caldi: "Criminalità minorile e infiltrazioni mafiose"