Il Riesame ha confermato sia il carcere, sia l’accusa di associazione mafiosa di stampo ‘ndranghetista per Stefano Terzo Tripodi, il 62enne calabrese arrestato a inizio dicembre scorso nell’ambito di un’inchiesta della DDA che lo vedrebbe a capo insieme al figlio Francesco, 40 anni, di una “locale“ di ‘ndrangheta in terra bresciana, diretta emanazione dalla cosca Alvaro di Sant’Eufemia dell’Aspromonte, autonoma ma ad essa ispirata nelle condotte. Tripodi senior, per sua stessa ammissione "santista", dote di massimo grado nelle gerarchie sociali dei ‘picciotti’, spadroneggiava, intessendo relazioni con imprenditori, politici e con una suora "amica": suor Anna Donelli, 57enne cremonese volontaria nelle carceri. "Lei è una dei nostri" diceva, intercettato, Tripodi. Arrestata a sua volta la religiosa è però stata scarcerata dal Riesame.
CronacaIl boss Terzo Tripodi resta in carcere