È caduto da un’altezza di otto metri ed è morto. Sembra incredibile, ma è successo di nuovo. Un altro infortunio mortale: il terzo in una settimana in provincia di Brescia. Una strage. L’ultima vittima è Riccardo Gozzi, 49 anni - domani ne avrebbe compiuti 50 - di Niardo, Valcamonica. L’uomo, dipendente con un ruolo dirigenziale alla “Damioli costruire in acciaio“ di Darfo, a quanto si è appreso ieri alle nove stava facendo manutenzione al sottotetto di un capannone della ditta di via Cavallera, nella zona industriale del paese. Era in piedi in un cestello sollevato da un braccio elevatore quando, per ragioni da appurare, è caduto all’esterno. Non ha avuto scampo. I primi a prestare soccorso sono stati i colleghi, la cui attenzione è stata attirata dal tonfo sordo rimbombato nel grande spazio. Gozzi era esanime a terra. Nemmeno la chiamata immediata al 112 gli ha salvato la vita: i sanitari hanno provato a rianimarlo senza successo. Spetterà ora ai tecnici di Ats e ai carabinieri della compagnia di Breno ricostruire l’accaduto e verificare che le norme di sicurezza siano state applicate.
Il decesso di Gozzi segue a ruota quello di Stefano Del Barba, 55enne di Paderno Franciacorta, che giovedì ha perso la vita alla Bettoni Plastiche di Torbole Casaglia, schiacciato da un pesante sacco di materiale plastico che stava svuotando. L’operaio ha perso l’equilibrio ed è scivolato, il sacco gli è piombato addosso e lo ha scaraventato contro una parete, uccidendolo. E non è finita: una settimana fa è morto sul lavoro Alberto Tedeschi, 51enne imprenditore edile di Tignale (alto Garda). Tedeschi era con la sua impresa in un cantiere per la ristrutturazione di un caseggiato nella frazione Oldesio. All’improvviso alcune solette del vecchio casolare sono collassate. Lui è morto sul colpo, un operaio è stato estratto in gravi condizioni dalle macerie. Senza dimenticare un altro infortunio gravissimo, il quarto della settimana, capitato all’alba di venerdì: una 61enne, custode alla Ondapack di Castenedolo, è stata travolta dalla cancellata d’ingresso della ditta che è uscita dalla guida.