Salò – “Togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini? Sono decisioni antistoriche, sarebbe come togliere qualcosa a Napoleone o Giulio Cesare”. A commentare così la volontà della maggioranza del consiglio comunale di Salò, dove la mozione sarà discussa a breve, è il generale Roberto Vannacci, per molti il volto nuovo della destra italiana.
![Roberto Vannacci in visita al museo di Adro](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YjljNWIwZjUtY2Q1MC00/0/roberto-vannacci-in-visita-al-museo-di-adro.webp?f=3%3A2&q=1&w=1280)
Neanche a farlo apposto, l’europarlamentare leghista si trova in queste ore in visita nella provincia di Brescia, a pochi chilometri dunque da Salò, la “capitale” della Repubblica Sociale Italia, dove tiene banco il dibattito sulla revoca dell’onorificenza al Duce a un secolo dal conferimento. Un tour, quello dell’ex capo della Folgore, nella sede del museo della memoria di Adro, dove campeggiano cimeli della storia militare italiana e non solo dal Risorgimento in poi.
A margine della visita, si è parlato di politica ed economia, ma non poteva mancare un cenno al “caso Salò”. “Io credo – ha detto Vannacci – che questa sia una decisione degli amministratori locali. Mi sembra strano ritornare a quasi cento anni fa, a quando fu concessa. Sono decisioni antistoriche in cui si va a discutere qualcosa concesso cento anni fa. Sarebbe come togliere qualcosa a Napoleone o peggio a Giulio Cesare. Facciano quello che vogliano. Mi sembrano decisioni estemporanee”.