MILLA PRANDELLI
Cronaca

Il generale Vannacci sulla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini: “È come togliere qualcosa a Napoleone o Giulio Cesare”

L’europarlamentare leghista in visita nel Bresciano interviene sul caso Salò: “Mi sembrano decisioni antistoriche su fatti di cento anni fa”

Salò – “Togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini? Sono decisioni antistoriche, sarebbe come togliere qualcosa a Napoleone o Giulio Cesare”. A commentare così la volontà della maggioranza del consiglio comunale di Salò, dove la mozione sarà discussa a breve, è il generale Roberto Vannacci, per molti il volto nuovo della destra italiana.

Roberto Vannacci in visita al museo di Adro
Roberto Vannacci in visita al museo di Adro

Neanche a farlo apposto, l’europarlamentare leghista si trova in queste ore in visita nella provincia di Brescia, a pochi chilometri dunque da Salò, la “capitale” della Repubblica Sociale Italia, dove tiene banco il dibattito sulla revoca dell’onorificenza al Duce a un secolo dal conferimento. Un tour, quello dell’ex capo della Folgore, nella sede del museo della memoria di Adro, dove campeggiano cimeli della storia militare italiana e non solo dal Risorgimento in poi. 

A margine della visita, si è parlato di politica ed economia, ma non poteva mancare un cenno al “caso Salò”.  “Io credo – ha detto Vannacci – che questa sia una decisione degli amministratori locali. Mi sembra strano ritornare a quasi cento anni fa, a quando fu concessa. Sono decisioni antistoriche in cui si va a discutere qualcosa concesso cento anni fa. Sarebbe come togliere qualcosa a Napoleone o peggio a Giulio Cesare. Facciano quello che vogliano. Mi sembrano decisioni estemporanee”.