
Le amministrazioni di Brescia e hinterland hanno sottoscritto un protocollo. Obiettivo: coordinare le politiche sugli spostamenti pubblici e privati.
Mobilità più coordinata tra Brescia e i 14 Comuni dell’hinterland. A questo punta il protocollo per la promozione di politiche di mobility management tra i comuni di Brescia e hinterland (Borgosatollo, Botticino, Bovezzo, Castel Mella, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio, Flero, Gussago, Nave, Rezzato, Roncadelle e San Zeno) della guinta dei sindaci (nella foto). Dopo il lavoro congiunto sulla qualità dell’aria, la mobilità entra nell’agenda della consulta territoriale, partendo dalla consapevolezza che su questo tema non si può ragionare in base ai confini amministrativi.
Come spiega Alberto Sutera, mobility management d’area, sono un milione gli spostamenti giornalieri in città, di cui il 20% da e per la prima corona dell’hinterland. "L’obiettivo – ha chiarito la sindaca di Brescia, Laura Castelletti – è incentivare le politiche di spostamento e mobilità che riguardano sia il pubblico sia il privato". Il protocollo dà il via a un percorso per ridurre l’utilizzo dei mezzi privati, promuovendo il dialogo e la collaborazione tra amministrazioni confinanti e aziende (con almeno 100 dipendenti) sui temi della mobilità sostenibile e il governo della domanda di mobilità sistematica. Promossa la figura del mobility manager d’area, attivato dal Comune di Brescia, che avrà la possibilità di coinvolgere le realtà lavorative nei 14 Comuni dell’hinterland (nessuno dei quali, per ora, era dotato di un mobility manager) con più di 100 dipendenti per sede.
Tra le azioni contenute nel protocollo d’intesa, vi è la partecipazione dei Comuni a un progetto pilota, sperimentale, in tema di car pooling. "Il protocollo dà concreta attuazione al Piano delle attività di mobility management avviate da Brescia con la costituzione nell’ultimo biennio di un ufficio apposito – ha spiegato il vicesindaco Federico Manzoni –, che svolge attività di promozione della mobilità sostenibile e gestione della domanda di trasporto privato mediante il cambiamento degli atteggiamenti e del comportamento degli utenti attraverso iniziative di educazione, incentivazione, promozione e comunicazione". Secondo il sindaco di Gussago, Giovanni Coccoli, "queste azioni devono diventare uno sprone per una mobilità veloce, comoda, sostenibile".