Brescia, 27 dicembre 2024 – Prima una manifestazione identitaria con simboli e atteggiamenti riconducibili alla destra radicale e al fascismo, poi una contromanifestazione antifascista con migliaia di persone. E ancora, il centro imbrattato con alcune svastiche e due ventenni scoperti, di cui uno pachistano, che si dichiarano “solo“ vandali e non militanti neonazisti. Infine un aperitivo per “single di destra“ e una contromanifestazione di chi contesta l’iniziativa in centro, in un bar che “è un locale pubblico e non deve esser usato per un raduno mascherato”, come hanno affermato politici e associazioni. Questi gli ingredienti dello scontro che va in scena ormai da diverse settimane nelle strade della Leonessa d’Italia. Tutto è iniziato lo scorso 13 dicembre, una data probabilmente non scelta a caso. La manifestazione era stata organizzata da associazioni nazionaliste e vicine alla destra radicale, tra cui Brescia ai Bresciani, Nazionalisti Camuni e Comunità Militante Brescia sotto l’egida degli slogan: “Brescia è nostra e ci appartiene”. “Difendi Brescia contro il degrado e la criminalità”. Avevano partecipato circa 500 persone. Il corteo, autorizzato, è passato in diverse vie dove vivono molti stranieri.
La risposta del centrosinistra bresciano è stata immediata, a partire da quella del sindaco Laura Castelletti, che aveva detto: “Brescia ha dimostrato di avere poco da spartire con queste persone”. Ne è seguita una contromanifestazione antifascista, a cui hanno presenziato almeno 4mila bresciani. Dei giorni scorsi è un altro episodio, che ha visto due giovani riempire con simboli nazisti statue e pareti di edifici del centro. La digos li ha fermati. Hanno 24 e 26 anni e come scusante hanno usato l’alcol e non la politica.
Oggi, infine, il questore e il prefetto dovranno decidere se lasciare svolgere altri due eventi previsti per domani: “Pirlo tricolore”, un aperitivo per single vicini alla destra radicale e la contromanifestazione del centrosinistra. Una quarantina di associazioni, partiti e sindacati hanno scritto al rappresentante locale del Governo e al questore Eugenio Spina protestando contro l’evento che si dovrebbe svolgere in un bar di piazza Vittoria. Gli organizzatori dei due eventi sono stati convocati dal questore.